Morì un dipendente A processo i vertici della Imasaf

Omicidio colposo di un loro dipendente morto il 13 luglio 2007 per mesotelioma maligno. Per questo sono a giudizio i vertici dell’Imasaf, l’industria di marmitte di Cittadella: Albino Sgarbossa, 78...

Omicidio colposo di un loro dipendente morto il 13 luglio 2007 per mesotelioma maligno. Per questo sono a giudizio i vertici dell’Imasaf, l’industria di marmitte di Cittadella: Albino Sgarbossa, 78 anni (difeso da Giuseppe Campagnaro), Beniamino Sgarbossa, 73 anni, Tarcisio Sgarbossa, 80 anni (difesi da Rodolfo Bettiol), Giovanni Sgarbossa, 70 anni, Giuseppe Sgarbossa, 82 anni (assistiti da Marina Infantolino). Per l’accusa nei loro rispettivi ruoli, esponevano i lavoratori dipendenti al rischio di esposizione all’amianto. Causando o contribuendo a causare la morte di Renato Sartore, dipendente dal 2 agosto 1965 al 2 dicembre 1969 con mansioni di operaio attrezzista. Ieri in aula ha deposto per la parte civile Enzo Merler, epidemiologo e responsabile del Registro Veneto dei mesoteliomi. Quest’ultimo ha riferito di aver intervistato Sartore quand’era ammalato che gli aveva riferito di aver lavorato spesso a contatto con il crisotilo (un minerale dell’amianto). Inoltre ha riferito che il carico di fibre rinvenuto nei polmoni è compatibile con una lunga esposizione all’amianto. Il processo, per il quale c’è già stata una richiesta di archiviazione è stato rinviato al 3 giugno prossimo per la discussione. Sono parti civili (avvocati Lucia Rupolo, Patrizia Sadocco e Federica Pietrogrande) la moglie e le figlie di Sartore.

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