Morta Maria Paola Belloni “regina” della sanità privata

PADOVA. Addio alla regina della sanità padovana privata. Ieri mattina è spirata, dopo una lunga malattia, Maria Paola Belloni Regazzo: i funerali sono domani alle 14.30 a Santa Giustina. Alfiere nella battaglia contro la Regione per garantire ai pazienti il servizio delle strutture convenzionate. Muraglia indomita nella difesa dell'impero sanitario che aveva costruito nella sua vita. Sessantotto anni, originaria di Badia Polesine, dove vive ancora la sorella Francesca, era stata adottata dalla città del Santo fin dal 1961, anno in cui arrivò con l'altra sorella, Carla. Lascia il marito Pier Giorgio e il figlio Federico.
Prima di tutto una donna imprenditrice, capace di “rimpiangere” le scartoffie mentre era a fare shopping a New York. Presidente e amministratrice delegata della Data Medica, la prima nata delle strutture da lei amministrate, ancora oggi sede del centro direzionale del Gruppo. Era il 1977 quando la Belloni intuiva che la sanità poteva essere il business del secolo. Tutto iniziò con i prelievi all'Arcella. Dove ancora oggi, da “boss” indiscussa, era la prima ad aprire le porte in via Zanchi alle 6 del mattino e confondersi dietro il front office come una dipendente.

La Data Medica vanta 193 operatori, fra cui 78 medici. Basti pensare che l'anno scorso ha erogato 1.040.294 prestazioni su 230.135 utenze. Da quel punto prelievo il mosaico si è arricchito di diagnostica, prevenzione, terapia e riabilitazione. Sono arrivate la Data Medica di Chioggia, il Punto prelievi di Cavarzere, la Data Medica servizi alle aziende, il Cemes, l'Euganea medica e il Poliambulatorio Euganea Medica. Proprio l'Euganea, di cui la Belloni era amministratrice delegata, è cresciuta trasformandosi in una potente concorrente ai reparti diagnostici ospedalieri. Conta 740 operatori, di cui 27 medici e nel 2014 ha erogato 76.521 prestazioni sanitarie su 54.825 utenze. La maggior parte dei servizi si avvalgono del “marchio” internazionale di qualità Iso 9001, ma le aziende del Gruppo, per esplicito volere della loro amministratrice, avevano già intrapreso il percorso di Accreditamento di eccellenza. La lunga mano delle competenze e capacità della Belloni si estendeva alla società civile: Maria Paola era stata consigliera della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e vicepresidente dell'Associazione Amici dell'Università.
«Era sempre proiettata verso gli altri e questo, nella sanità, si traduceva nell'attenzione estrema per ogni singolo paziente». A ricordarla Antonella Agnello, ginecologa all'Euganea e amica trentennale. «Sapersi mettere nei panni degli altri è sempre stata una sua prerogativa. Con lei ho condiviso moltissimo e le devo moltissimo: mi è stata amica, sorella e mentore. Aveva la capacità di darti il consiglio giusto al momento giusto. Lavoravo nel pubblico quando, nel 1985, ha avuto fiducia in me e mi ha voluta nel suo gruppo. Ho scoperto una combattente dall'intuito e dall'umanità eccezionali. Conserverò sempre il suo ultimo sms che mi ha inviato la sera del suo ultimo compleanno, il 27 gennaio. Malgrado stesse molto male ha trovato il tempo di ringraziarmi. Di esempio fino alla fine».
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