Motovedetta per salvare naufraghi A comandarla trentenne di Teolo

il traguardo
È un trentunenne di Teolo, il tenente di vascello Massimiliano Quinto, figlio di Giuseppe Quinto, comandante della stazione dei carabinieri di Bresseo per quarant’anni, fino al 2016, a comandare la “Natale De Grazia”, la più lunga nave autoradrizzante e inaffondabile mai costruita in Italia. La cerimonia di varo e di presentazione e consegna della moderna imbarcazione della Guardia Costiera al comandante Quinto, è avvenuta domenica scorsa nel porto di Messina alla presenza dell’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante generale del Corpo della Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.
COMANDANTE
Il primo comandante della nuova unità navale CP 420 “Natale De Grazia”, Massimiliano Quinto, è cresciuto a Bresseo, dove vivono i genitori Giuseppe e Betty, e si è diplomato perito tecnico informatico all’Itis Severi di Padova nel 2008. Il 14 settembre del 2009 è entrato in Accademia navale ed è stato assegnato al Corpo delle Capitanerie di Porto. Nel 2014 ha concluso il corso classificandosi al primo posto per merito. Dopo aver conseguito l’abilitazione al comando delle unità navali del Corpo delle Capitanerie, è stato destinato a bordo della nave Luigi Dattilo dov’è rimasto fino a settembre del 2019 in qualità di capo marinaresco. Successivamente, fino ai primi di dicembre di quest’anno, ha ricoperto l’incarico di ufficiale in seconda sulla nave Oreste Corsi. Dal 2018 è sposato con Michela Manigrasso, ufficiale medico della Marina Militare. Ha altri due fratelli militari nell’Arma dei carabinieri entrambi marescialli: Manuele nei carabinieri paracadutisti e Fabio.
LA NAVE
La “Natale De Grazia” lunga 33,6 metri e larga 8,15 è la prima motovedetta di una nuova classe di unità navali, chiamati “Angeli del Mare”, dedicata a chi ha operato in mare con generosità e sacrificio. Si tratta di navi progettate per la ricerca e il salvataggio in mare, un compito che la nuova unità può svolgere in condizioni meteorologiche e di mare difficili. Realizzata da Intermarine Spa di Messina, rappresenta il meglio della tecnologia navale di oggi, con propulsione e strumenti di comunicazione all’avanguardia, e un sistema avanzato di comando e controllo che assicura maggiore autonomia, maggiori capacità ricettive e una migliore logistica per l’equipaggio e di ricovero per i naufraghi e di persone a bordo, non solo in coperta durante le operazioni di soccorso che coinvolgono grandi numeri di superstiti. Lo scafo a forma di carena a “V” profonda, ha tra le sue caratteristiche specifiche la velocità e la manovrabilità anche con vento 9 della scala Beaufort e mare forza 6. —
Gianni Biasetto
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