«Mps riassuma i dipendenti ceduti alla società Fruendo»
Dovranno essere riassunti da Mps (Monte dei Paschi di Siena, già Antonveneta) gli ex dipendenti dell’istituto di credito addetti ai servizi di back office, ceduti a una società esterna, Fruendo, l’1 gennaio 2014. Lo ha deciso il giudice del lavoro di Siena che ha accolto il ricorso dei lavoratori, ben 250: tra loro una sessantina dei 98 bancari “esternalizzati” della sede di Padova, passati dalle dipendenze dell’istituto di credito a quello della joint venture creata da Bassilichi (detentrice del 60%) e di Accenture (40%). Secondo il giudice la cessione del ramo d’azienda è da considerarsi nulla «accertata l’invalidità e l’inefficacia del trasferimento di azienda oggetto della controversia tra la cedente Mps e la cessionaria Fruendo del 30 dicembre 2013». Mps e Fruendo sono stati condannati in solido al pagamento delle spese processuali. Si tratta del primo grado di giudizio: quasi scontato il ricorso in appello della banca. Tuttavia la sentenza riguarda solo una tranche di lavoratori: in Italia gli impiegati ex Mps ceduti a società esterne sono 1060: 700 di loro hanno presentato ricorso. Quindi sono in arrivo altre pronunce.
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