Muflone sardo e capre abbandonati sui Colli Euganei a Teolo

TEOLO. Dopo i maialini vietnamiti che stanno proliferando sul monte Solone a Luvigliano incrociandosi con i cinghiali, nell’area del Parco Colli, in località Sasso delle Eriche sul monte Grande (nelle foto), da un paio di mesi stazionano un muflone sardo (foto in alto)e due caprette probabilmente nate da un incrocio con un muflone. Non si sa chi ha portato quegli animali fin lassù, si vocifera siano stati abbandonati dopo il decesso dagli eredi di chi li accudiva. Una delle femmine è gravida e presto partorirà.

Com’è successo per i maialini vietnamiti, le capre ed il muflone sono diventati un’attrattiva per gli escursionisti che scarpinano lungo il sentiero per arrivare fino alle roccette. Alcuni amanti degli animali portano acqua e cibo anche se sanno cavarsela da soli essendo esemplari rustici, peraltro non autoctoni, come del resto i cinghiali che ormai hanno invaso il territorio.
Abbandoni ed ecosistema
La domanda che si fanno in tanti è a chi spetta occuparsi delle capre se possono diventare un problema per l’ecosistema dell’area protetta. Alcuni cittadini che dicono di aver posto la questione al Parco Colli si sono sentiti rispondere che l’Ente di occupa solo di fauna selvatica. Il sindaco del comune di Teolo, Moreno Valdisolo, investito del problema è dell’avviso di interessare il settore veterinario dell’Asl.
L’area del Parco Colli, intanto, si sta sempre più popolando di specie non autoctone. In primis i cinghiali, ma anche le nutrie, e i pericolosi gamberi americani che hanno praticamente distrutto ogni varietà di pesce nei canali delle Terme e intorno all’area a parco.
Animalisti
Delle capre abbandonate sul monte Grande si è occupata l’associazione 100% Animalisti. «Nonostante la cosa sia nota in zona, nessuno tra chi ne avrebbe il dovere se n’è occupato», evidenzia in una nota il gruppo. «Con l’arrivo dell’inverno il posto sarà difficilmente raggiungibile e gli animali non hanno un riparo e sono esposti al pericolo dei bracconieri. È urgente trasferirli».
La richiesta di sos è stata accolta ieri dal gestore di una struttura di Reggio Emilia pronto ad ospitare caprette e muflone. «Rinnoviamo al sindaco, che non spenderà un centesimo per il trasporto, l’invito ad autorizzare il trasferimento».––
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