Mulata, pronto il piano di bonifica

BRUSEGANA. Pochi se ne sono accorti, ma i lavori per la bonifica ambientale e la demolizione di quello che resta del ristorante brasiliano La Mulata, a Brusegana, sono iniziati lunedì scorso. Purtroppo sono stati già sospesi sino a venerdì prossimo, quando entreranno nel vivo dopo che saranno riattivate le utenze della corrente elettrica da parte dell’Enel e dell’acqua da parte di AcegasAps-Gruppo Hera, temporaneamente sospese.
I proprietari, Enzo e Gaetano Cretella, già titolari, assieme a Modesto della pizzeria-ristorante Pago-Pago in via Galilei, hanno già affidato i lavori sin dal 12 agosto all’impresa Frasson, di Selvazzano Dentro. La quale, a sua volta, ha sub-appaltato a una ditta specializzata la bonifica dell’eternit che si trova sul tetto del locale andato totalmente in fumo. L’intero progetto, naturalmente inviato e approvato dallo Spisal dell’Usl 16, costerà ai fratelli Cretella 65mila euro.
«Noi proprietari abbiamo tutto l’interesse a mettere in sicurezza l’intera area» osserva Cretella. «Ci siamo attivati subito dopo il terribile incendio. Purtroppo ci siamo dovuti adeguare alle norme burocratiche, previste in queste situazioni. Al momento ci limiteremo alla bonifica ambientale e alla demolizione totale dei resti del locale. Non sappiamo ancora cosa fare, in futuro, della nostra proprietà perché non conosciamo ancora la cifra esatta che ci sarà assegnata dalla compagnia di assicurazione».
I Cretella hanno acquistato il locale finito in fumo nel 2000. Prima c’era Stocco, una delle trattorie storiche della città, dove quasi tutti i piatti a disposizione della clientela facevano parte della cucina tradizionale veneta. I “napoletani” hanno innanzitutto chiamato il locale El Florida e si sono subito specializzati sia in cucina campana e sia in quella veneta. Nel 2010 lo hanno ceduto a una famiglia cinese, che, però, non l’ha mai saputo rilanciare. Tant’è che nel 2012 i cinesi hanno ceduto la gestione al brasiliano Mauro Malghaes, che lo ha tenuto sino alla notte tra il 24 ed il 25 maggio, quando è scoppiato il violento incendio che lo ha distrutto del tutto.
Felice Paduano
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