Multe illegittime a camionisti L’ok dalla Corte Europea

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Una multa invece di ventinove. Mica una differenza banale: anche ragionando con la sanzione minima, si parla di 48 invece di quasi 1.400 euro. Per venirne a capo, gli Autotrasporti Fratelli Franchin di Ospedaletto Euganeo hanno dovuto attendere il parere della Corte di giustizia dell’Unione europea: la sentenza che parte dalla Bassa padovana e arriva sino a Lussemburgo fa scuola su tutte le strade d’Italia e d’Europa.
Nel 2013, in due distinti casi, due camionisti che lavorano per i Franchin vengono fermati dalla Polstrada di Firenze. I conducenti non sono in grado di presentare agli agenti i fogli di registrazione del cronotachigrafo installato a bordo dei loro camion: né quello della giornata in corso, né quelli dei 28 giorni procedenti. Questi documenti sono fondamentali per verificare gli orari di lavoro del conducente e in particolare le pause di riposo. Il diritto dell’Ue impone che un conducente di camion, pullman o autobus sia in grado di presentare i fogli dei cronotachigrafi degli ultimi 29 giorni (quello del giorno di controllo e dei 28 prima). Ritornando al caso specifico, all’esito del controllo, gli agenti toscani infliggono ai due camionisti una sanzione amministrativa per ciascuno dei fogli mancanti: 29 multe a testa.
I due camionisti hanno impugnato i verbali. L’iter legale ha affrontato vari livelli, fino a che la Corte suprema di Cassazione, investita dall’ultimo grado di controversia, ha chiesto l’intervento della Corte di giustizia dell’Ue. All’autorità europea è stato chiesto in particolare se, in casi come questi, si debba infliggere al conducente una sanzione unica, a fronte di un’infrazione unica, oppure più frazioni distinte, tante quante il numero dei fogli di registrazione mancanti.
E la risposta della Corte europea opta proprio per la sanzione unica. Il diritto dell’Ue stabilisce un obbligo unico applicabile all’intero periodo di 29 giorni. Pertanto, la violazione di questo obbligo costituisce un’infrazione unica e istantanea, che consiste nell’impossibilità per il conducente di presentare, al momento del controllo, tutti o parte dei 29 fogli. Tale infrazione – dice l’Ue – non può che dar luogo a una sola sanzione. La Corte precisa, tuttavia, che un’infrazione del genere è tanto più grave quanto più elevato è il numero di fogli di registrazione che non possono essere presentati. La stessa Corte ricorda che vanno previste sanzioni sufficientemente elevate per produrre un reale effetto dissuasivo.
La sentenza riguarda due episodi, ma in realtà la casistica è ben più importante. «Sono almeno cento gli episodi che ci vedono protagonisti dal 2011», conferma Eduard Franchin, titolare della Fratelli Franchin e assessore comunale a Ospedaletto, «e tutti sono localizzati tra Firenze e Prato. La Polstrada di quelle province è forse l’unica d’Italia a procedere con le sanzioni multiple». I Franchin - che si sono affidati agli avvocati Matteo e Giampietro Beghin di Camposampiero - hanno vinto tutti i ricorsi, una trentina sono finiti in Cassazione e per due è arrivato anche l’approdo alla Corte europea. A cascata, vista quest’ultima sentenza, anche tutti gli altri ricorsi volgeranno a favore dei Franchin. «Tengo a precisare che la responsabilità è dei singoli autisti, che per imperizia non avevano a portato di mano i fogli di registrazione. Come azienda, tuttavia, abbiamo deciso di accollarci i ricorsi». —
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