Muore in garage dopo la serata alcolica

Una serata tra amici che, complice l’alcol e chissà che altro, è terminata in tragedia. È morto così Riccardo Voscovi, 37 anni, trovato privo di vita ieri alle 11 all’interno del garage dell’abitazione di un amico, in via Manfroni 4, alla Madonna Pellegrina, dove si era fermato a dormire dopo la serata di eccessi.
«Ci siamo trovati verso le otto e un quarto al bar Minozzi di via D’Acquapendente. Riccardo è arrivato euforico dicendo che aveva già bevuto qualche superalcolico. Si è seduto al tavolo, ha consumato amari e spritz e mangiato una pizza asparagi e uova», ricorda Federico, uno dei due amici che hanno trascorso la serata con il trentasettenne. «Verso le 22 il bar ha chiuso e ci siamo spostati a fare due chiacchiere nel garage di Bruno, in via Manfroni. Riccardo era agitato, rideva, parlava a voce alta, aveva voglia di fare baldoria e così, verso mezzanotte, siamo usciti nuovamente. Con la sua macchina ci ha portato in via Palestro dove è sparito per circa un’ora. Nel corso della serata ho subito avuto il sospetto che non si fosse limitato solo all’alcol ma resta solo un sospetto».
Ricardo Voscovi ha voluto guidare la propria auto e con i tre amici è tornato nel garage di via Manfroni.
«Voleva assolutamente guidare lui anche se, arrivati a casa, Federico ha dovuto parcheggiargli l’auto perché da solo non era in grado», racconta Bruno, l’altro amico e proprietario del garage. «Verso le tre abbiamo deciso di andare a dormire ma siccome nessuno di noi era completamente sobrio li ho fatti rimanere da me. Federico ha dormito nella stanza degli ospiti, mentre Riccardo, che era pesante e non facile da sorreggere in quelle condizioni, è rimasto a dormire in una sedia da campeggio in garage».
La terribile scoperta la mattina dopo quando i due amici si accorgono che la macchina di Riccardo, una Ka grigia, è ancora parcheggiata fuori casa e decidono di scendere in garage.
«È stato tremendo. L’abbiamo trovato nella stessa identica posizione, seduto sulla sedia. Era bianco, freddo e aveva le labbra viola. Ci siamo accorti subito che non era più in vita». I due, sotto choc, immediatamente hanno chiamato il 118 ma per il trentasettenne non c’era più nulla da fare.
«In passato so che si era lasciato andare a qualche eccesso ma in questi ultimi cinque anni si era rimesso in carreggiata» spiega Federico. «Era un ragazzo sempre a posto, sempre vestito bene, parlava solo in italiano, mai in dialetto, anche se non sembrava soddisfatto della sua vita. Nascondeva sempre un velo di tristezza».
Ieri mattina sul posto è intervenuta la pattuglia della Squadra volante e poco dopo sono arrivati anche i colleghi della Scientifica e il medico legale. Sul corpo dell’uomo verrà effettuata l’autopsia per capire le cause del decesso.
Riccardo Voscovi, che lavorava al distributore Esso di corso Australia, abitava con gli anziani genitori in via Manno della Branca 3, poco lontano dal luogo in cui è morto. La famiglia, che già aveva perso un figlio in maniera drammatica, si è chiusa nel dolore.
Alice Ferretti
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