«Natta accorpato, ma non smembrato»

Studenti, genitori e docenti si sono convinti a perdere l'autonomia
L’ISTITUTO. L’esterno del Natta
L’ISTITUTO. L’esterno del Natta
 
SANTA RITA.
Studenti, genitori, docenti e personale amministrativo dell'istituto superiore Giulio Natta, guidato dalla preside Nadia Vidale, non chiedono più la sopravvivenza dell'autonomia giuridica della scuola di via Leopardi, ma l'accorpamento all'istituto limitrofo Guglielmo Marconi, coordinato dalla dirigente Maddalena Carraro. In pratica, dopo tutta una serie d'incontri che i rappresentanti del Comitato genitori hanno avuto con gli assessori competenti dell'amministrazione provinciale, Gilberto Bonetto e Mirko Patron e con il dirigente tecnico dell'assessorato regionale dell'istruzione, Santo Romano, i genitori ed i docenti si sono convinti a perdere l'autonomia, ma a condizione che la scuola, dove si diventa anche pilota d'aereo, non sia più smembrata in più tronconi, come, invece, ha deciso la Provincia. Ossia non vogliono che l'indirizzo tessile passi, dal prossimo anno scolastico, al Ruzza-Pendola e che i settori chimico e trasporti siano inglobati all'interno del Marconi. A questo punto chiedono che tutto il Natta sia accorpato alla scuola guidata dalla dirigente Carraro, anche se, come hanno scritto in un apposito documento, non comprendono perché deve essere sacrificata la loro scuola, che ha oltre 500 studenti e devono essere salvati tre Istituti Comprensivi della provincia, che sono veramente sottodimensionati.  «Chiediamo l'accorpamento solo con il Marconi anche perché quest'istituto si trova, praticamente, all'interno del medesimo edificio dove c'è la scuola dei nostri figli e, quindi, gli studenti ed i docenti non subirebbero alcun disagio quotidiano per seguire le attività quotidiane - sostiene Croce - La Regione ci ha dato l'okay. Perché l'assessore provinciale Mirko Patron, invece, si ostina a ritenere valida la soluzione dello smembramento del Natta in più tronconi, coinvolgendo anche il Ruzza-Pendola, che tra l'altro, dista dal nostro istituto oltre 500 metri e non ha lo stesso nostro indirizzo di confezioni a livello industriale?» (f.pad.)

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