Nel parco di Valcorba nato un orice d’Arabia Prima volta in Italia

Progretto europeo per salvare dall’estinzione questa elegante varietà di antilope 

la buona notizia

Nascita rarissima al parco faunistico Valcorba: per la prima volta in Italia è venuto alla luce un orice d’Arabia, varietà di antilope molto rara, salvata dall’estinzione qualche decennio fa. In Italia è ospitata solo dal parco Valcorba che partecipa al programma europeo “Eep”. «È un fiocco azzurro», raccontano i responsabili del parco, «perché si tratta di un maschio: sta bene, è sempre al seguito della mamma, e il nome lo faremo scegliere come da tradizione ai nostri visitatori. Questa nascita è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutto il nostro staff, impegnato ogni giorno per garantire i migliori standard di benessere agli oltre 400 animali che ospitiamo. La giovane coppia di orici, giunta lo scorso anno dal Tierpark Berlin e dallo Zoo di Bratislava, si è dimostrata da subito ben affiatata e si è anche ambientata al meglio nel nuovo habitat creato per loro. Sono stati sufficienti pochi mesi perché arrivasse il cucciolo».

Questa specie rara era già stata ospitata in Italia negli anni Sessanta allo zoo di Napoli, quando i giardini zoologici erano mostre di animali esotici prelevati in natura, mentre oggi, ricordano a Valcorba, «sono centri di ricerca scientifica e di conservazione e riproduzione di specie in pericolo di estinzione».

Questa elegante antilope, a causa della caccia indiscriminata e del bracconaggio per avere come trofei le sue magnifiche corna, era stata sterminata e dichiarata estinta in natura negli anni Settanta. Fortunatamente un buon numero di esemplari era ospitato in diversi zoo sparsi nel mondo e ciò ha consentito il lancio di un ambizioso progetto di reintroduzione in natura, il primo di questa tipologia ad avere successo: nei primi anni Ottanta sono stati rilasciati in natura i primi gruppi di orici d’Arabia nati in cattività, ripopolando progressivamente i territori d’origine. «Oggi questo progetto prosegue anche grazie ai meravigliosi esemplari che ospitiamo qui» concludono i responsabili del parco. —

Nicola Stievano

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