Nella gara di sculture in legno trionfano Samuel e Martino

Samuel Silvestrin è stato decretato il vincitore della giuria tecnica tra gli scultori di legno in piazza De Gasperi. Mentre il collega Martino Pornaro è il vincitore per la giuria popolare, con più di 400 voti ricevuti. Silvestrin aveva partecipato anche alla prima edizione, l’anno scorso. È il più giovane degli scultori-falegnami e ha presentato la statua di un uomo che sorregge sulla sua mano il peso della vita. Pornaro invece ha dato alla luce la mano di Prometeo che sorregge una mela. Silvestrin ha scelto un noce, duro e difficile da lavorare; Pornaro il legno cirmolo, un legno terapeutico, plastico, tenero, dal profumo speciale. «I trucioli», spiega Martino, «continuano ad sprigionare l’essenza fino a sei mesi, un anno». Per Pornaro, padovano, è stata la prima volta alla gara amichevole di piazza De Gasperi, anche se è scultore del legno da 10 anni. «Mi sono specializzato in donne stilizzate», riferisce, «il legno mi ha insegnato l’arte del compromesso» e mostra una Dafne dal cuore squarciato. «Non è nata così», aggiunge, «ho dovuto seguire le nervature del legno e quando Dafne ha aperto una grande finestra nel suo petto, che non era prevista, mi ha ispirato con un cuore rosso, anch’esso di legno».
Con i due vincitori anche Renato Borsato, uno dei premiati della scorsa edizione, specializzato in carotaggi, ovvero croste, frammenti, scampoli che richiamano la manipolazione genetica ma che sono declinati in fiori: esplosioni di vita che parlano della frenetica velocità del mondo. Inoltre Paolo Avanzi, prima volta a Padova, padovano che si dedica ai volumi; Valter Vendramin, anche lui padovano e anche per lui la prima volta in piazza De Gasperi che ha portato un Cristo e un Pulcinella. Massimo De Paoli che dal cavalluccio marino dell’anno scorso ha portato una testa di leone. Infine Radames Mattioni che da un anno si è dedicato al sacro ed ha portato nella città del Taumaturgo un Antonio con bambino che ha donato alla Basilica. Anche Gianfranco Lavezzio, 80 anni, il più anziano del gruppo, ha scelto la figura del Santo. Tutti gli scultori fanno parte dell’Associazione Area 48. —
Elvira Scigliano
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