Nella notte di Halloween Battistei diventa Dallas Blitz dell’emigrato romantico

Lascia un volantino: «Un tempo c’erano prati e cavalli, come in Texas Ma perché nessuno cancella la scritta “Fora l’Itaglia dal Veneto”?»  

la curiosità

Nella notte delle zucche arancioni Battistei diventa Dallas. Di mezzo non c’è nessuna bacchetta magica, ma la fantasia di un emigrato in America, amante di un mondo aperto, che ha deciso di evocare un ricordo della sua infanzia nella notte brava di Halloween. Con un blitz ha sistemato dei cartelli di ottima fattura all’incrocio che porta verso il centro della frazione di Cittadella con tanto di segnale chilometrico-freccia “Dallas 2” e poi una bella insegna della città Usa che diede il nome alla celeberrima serie tv degli anni ’80. Per ricreare la scenografia texana ha pure posizionato 17 cactus-lampadina. E ieri, con uno scritto, l’emigrato ha rivendicato il gesto, firmandosi con un nome d’arte, Gianmaria Vitale, forse un tributo all’attore Gianmaria Volonté. «Ero ancora un bambino», si legge nel volantino appeso su alcune vetrine, «quando accompagnai mio papà in un negozietto di alimentari a Battistei e il mio sguardo si fermò su una strana scritta, mi sembra di ricordare di colore rosso, sul muro di un edificio che da quel che so era l’asilo».

benvenuti a dallas

Quella scritta era “Benvenuti a Dallas, nel Texas”. Il padre gli diede una spiegazione: «Penso l’abbiano scritta perché fino a qualche anno fa questo paese non era altro che una strada con prati da entrambe le parti e sembra ci fossero anche dei cavalli, un po’ come nel Far West». L’immaginazione di un ragazzino corre e lui si sentì “come uscito direttamente da un film di Sergio Leone e ogni volta che ritornavo volevo per forza mettere il cappello da cowboy che avevo preso per carnevale. Qualche anno dopo la mia famiglia si trasferì in America per motivi di lavoro, a Billings nello Stato del Montana, e 8 anni fa sono ritornato a vivere in Italia».

Quante differenze

E qui si consuma la delusione e l’urgenza di un gesto eclatante: «Al mio ritorno non potevo non far visita alla mia amata Battistei/Dallas pur sapendo che avrei trovato molte differenze rispetto al paesino che tante volte avevo visitato da bambino. Al posto dei prati molte case, il negozietto di alimentari non c’era più… Ma soprattutto non c’era più la scritta sul muro dell’asilo, in compenso ne era apparsa un’altra, “Fora l’Itaglia dal Veneto” sulla cabina dell’Enel, all’incrocio con la Postumia. Sia ben chiaro che l’azione di un singolo, o di poche persone, non può rappresentare un intero paese e non cambierà mai l’affetto che provo per questa piccola frazione, però chiedo: a voi piace quella scritta? Non pensate che si potrebbe cancellarla con una bella mano di bianco?».

segnaletica rimossa

I vigili ieri, di buon mattino, hanno rimosso la segnaletica stradale d’oltreoceano, che ha suscitato divertimento, curiosità e indagini per capire chi sia il fantomatico Gianmaria Vitale. Che rivendica, con candore, il suo obiettivo: «Spero di ricreare un po’ dello spirito del Far West e dare colore al paese e ho la speranza che questo mio messaggio arrivi a chi ha la capacità di sistemare. Enel? Comune? Un volontario? ”. —

Silvia Bergamin

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