Nella stalla animali denutriti e morti

Sporcizia e carcasse ovunque: persino le galline si nutrivano di carogne
 
VILLA DEL CONTE.
Bestie carbonizzate. Carcasse penzolanti. Animali nel letame. Macellazione abusiva. La fattoria degli orrori si trovava a Villa del Conte. Ieri mattina le forze dell'ordine hanno effettuato un blitz, di fatto mettendo fine (o almeno questo è l'auspicio) a una vicenda di degrado più volte segnalata dai vicini e contro la quale il sindaco Francesco Cazzaro più volte aveva cercato di opporsi, con ordinanze puntualmente disattese.  
L'operazione.
Ieri, alle 8.30, sono entrati in azione gli uomini della stazione dei carabinieri di San Martino di Lupari guidati dal luogotenente Ambrogio Maggio; con loro i colleghi del Nucleo antisofisticazioni di Padova e del Nucleo operativo ecologico di Venezia, il Dipartimento di prevenzione servizi veterinari e quello di Igiene e sanità pubblica dell'Usl 15 Alta Padovana di Camposampiero, la polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese. Nel mirino l'azienda agricola Feltrin Anna di via Casere a Villa del Conte, gestita di fatto dal marito della titolare, Silvano Bianchi, 64 anni.  
I controlli.
La verifica dello stato delle cose è durata fino alle 15. Alla presenza di Bianchi, i carabinieri e i sanitari hanno preso atto del «grave degrado igienico sanitario» e delle «condizioni di maltrattamento» a cui erano sottoposti gli animali.  
L'orrore.
In «regola» c'era praticamente solo una vacca, marcata e registrata. Nella stalla, poi, 54 pecore e 21 capre non identificate all'anagrafe ovicaprina; un cane di grossa taglia, meticcio, legato a una catena di un metro e mezzo; 2 maiali. Tra gli animali vivi, due pecore e una capra morte. Sempre nella stalla, una pecora, da poco macellata, penzolava da un palo. Tutti gli animali erano denutriti, alimentati esclusivamente con paglia; le vaschette di abbeveraggio erano intrise di escrementi; negli annessi agricoli, altri animali: sei maiali non registrati all'anagrafe suina; numerosi animali da bassa corte; due grossi cani legati alla catena con 5 cuccioli. Nel retro della stalla, all'aperto, due capre carbonizzate. All'esterno della stalla, a sud, un cane meticcio legato ad una catena di un metro. Altri 15 cani, di piccola taglia, scorrazzavano liberi tra il letame e le galline. Il loro cibo (anche delle galline): resti e carcasse di animali morti. Un disordine totale: cumuli di escrementi, rifiuti di varia natura (rottami ferrosi, plastica, copertoni, resti di animali).  
La pulizia.
Sindaco, Usl e forze dell'ordine hanno disposto il trasporto dei suini in un macello di Borgoricco; la vacca è stata trasferita in un macello di Campo San Martino; pecore e capre si trovano ora in una stalla di Limena; i cani sono stati portati al canile di Vigonza.  
La denuncia.
Bianchi e moglie - oltre a diverse sanzioni amministrative - dovranno far fronte a una doppia denuncia, per maltrattamento di animali e macellazione abusiva: in un frigorifero all'ingresso dell'azienda c'era carne ovina probabilmente destinata alla vendita.  

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