Nesli racconta il suo mantra “Andrà tutto bene”

Esce il primo romanzo autobiografico di uno dei cantautori più interessanti della nuova scena italiana

PADOVA. C’è un episodio della vita di Nesli, perlomeno la sua vita artistica, che più di ogni altro racconta il suo mantra “Andrà tutto bene”.

Spiego: Nesli (Francesco Tarducci, di Senigallia, fratello di Fabri Fibra) è un cantautore italiano, il più particolare tra quelli della nuova generazione. “Andrà tutto bene” è il titolo del suo ultimo cd ed anche il titolo del suo primo romanzo autobiografico (nella foto), ora pubblicato da Mondadori (sottotitolo: “Quel che ho imparato dai momenti più difficili”).

“Andrà tutto bene” è un mantra: te lo ripeti all’infinito nei momenti in cui ti sembra che il mondo ti abbia girato le spalle. Con Nesli ha funzionato, dice lui. Faceva il cantautore senza particolare successo. La casa discografica gli disse basta, trovati un altro lavoro. Nesli a quel punto scrive un’ultima e sola canzone d’addio: “La fine”. Ne fa un video con due amici e lo mette sui social. Quel video diventa un cult, la canzone (in sè straordinaria) viene ricantata da Tiziano Ferro. E la vita artistica di Nesli ricomincia. In questo suo primo libro Nesli dimostra una buona dimestichezza con la scrittura e il gusto del racconto. L’adolescenza con gli amici, quella pistola che ha ferito un amico, gli incidenti e gli amori, le cose che succedono a tutti e che lui ama narrare trovandovi sempre un segnale, un filo conduttore, uno specchio di vita che attraversa l’anima. È un artista contemporaneo e nuovo Nesli: sa mescolare i sentimenti tra rabbia e amore, con un delicato rispetto per la vita e le sue declinazioni.

 

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