Nessuna informazione per i turisti

ABANO TERME. È chiuso dal 3 gennaio l'ufficio Iat (ex Azienda di promozione turistica) di Abano. Grazie a una nuova legge, la Regione è tornata in possesso delle competenze sul turismo che erano della Provincia e dunque le funzioni di informazione e accoglienza dovevano essere assegnate a nuovi enti. A farsi carico della gestione sono ora i Comuni di Abano e Montegrotto. Dopo una convenzione con la Provincia per l’utilizzo gratuito dei locali e delle apparecchiature dello Iat, c'è stato il riconoscimento della Regione. Il bando pubblicato lo scorso settembre dal Comune per affidare la gestione dell'ufficio è però andato deserto. Il risultato è che da inizio anno l'ex Apt di Abano, inaugurata nel 1927, è chiusa (ad Abano si registrano 400 mila arrivi annui e 70 mila sono le persone che si sono rivolte nel 2013 all’Apt). I turisti devono perciò rivolgersi all’ufficio Iat di viale Stazione a Montegrotto, rimasto aperto, in attesa della nuova gestione, con una persona che offre il servizio basilare d’informazione.
Con una conferenza stampa organizzata sabato mattina in isola pedonale davanti all'ufficio Iat, il Partito Democratico ha voluto denunciare la situazione anomala. «Il bando aveva delle condizioni così striminzite che logicamente è andato deserto”, osserva la consigliera e deputata Vanessa Camani. «Pensare che ci sia qualcuno che con un contributo di soli 30 mila euro possa gestire per un anno, con personale qualificato, questo delicato servizio, è una follia. Inutile andare in Cina se non siamo capaci di dare un volantino o un’informazione. Il sindaco minaccia di tagliare fondi al Consorzio Terme Euganee che avrebbe le competenze per fare informazione turistica. Abano, dalla tassa di soggiorno, incasserà circa 2 milioni di euro. C’è da chiedersi che servizio diamo ai turisti che la pagano». (f.fr.)
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