No ai segnali bilingue della Ztl. Bocciatura bis per l’inglese

Il ministero delle Infrastrutture ribadisce il veto a indicazioni stradali non standard. L’assessore Berto: «Siamo un comune turistico, la norma è fuori dal tempo»
Cartelli segnaletici del ZTL all'imbocco di via Pio X, Mestre
Cartelli segnaletici del ZTL all'imbocco di via Pio X, Mestre

ABANO TERME. Una norma ormai vecchia superata, che non si addice a località turistiche internazionali. Così il Comune di Abano non potrà installare la cartellonistica relativa alla Ztl in lingua inglese. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti detto di no per la seconda volta al Comune alla versione bilingue. .

SOLO IN ITALIANO

Ci ha provato due volte l« giunta comunale e per due volte ha ricevuto un no secco. La prossima Ztl, attivata da metà febbraio, sarà indicata con una cartellonistica solamente in lingua italiana. Il Ministero non arretra infatti di un centimetro. L’Ente ministeriale ha deciso di far rispettare ad Abano la norma vigente, che vieta l’installazione di cartelli stradali relativi alla Ztl in almeno due lingue. Peccato, viene da dire, che in Alto Adige ci siano cartelli bilingue (italiano e tedesco). «È incredibile che una località come la nostra, che vive di turismo internazionale, non possa indicare l’esistenza della Ztl in lingua inglese», osserva l’assessore alle Manifestazioni Ermanno Berto.

«Ci abbiamo provato, ma il no del Ministero è secco. Noi facciamo di tutto per rendere Abano città termale internazionale, ma ci troviamo di fronte a divieti che francamente sembrano anacronistici e totalmente in disaccordo con la nostra vocazione turistica».

ALBERGATORI STUPITI

La cartellonistica ufficiale dovrà essere in italiano, ma nulla vieta al Comune tuttavia di posizionare in altri punti della città dei cartelli simili a quelli pubblicitari in altre lingue.

«Se devo essere onesto, dico all’Amministrazione comunale di fare di testa propria e di lanciare una sfida a regole che ritengo assurde», sbotta il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto. «Fossi in loro installerei i cartelli anche in lingue inglese. Tanto cosa può fare il Ministero al Comune di Abano? Detto questo il mio pensiero e quello dei colleghi si riassume in una frase eloquente: chi ha confini in testa, ha confini intorno. Questo per dire che l’Italia non si può chiudere in sé stessa e che si deve aprire al mondo. Dobbiamo essere inclusivi e aperti verso i nostri turisti, verso l’esterno e non arroccarci in regolamenti ormai passati, che vanno cambiati immediatamente. Siamo nel 2019 e l’inglese è diventato la lingua internazionale».

Boaretto entra nello specifico: «Noi albergatori da anni ci stiamo muovendo per consentire ai nostri turisti internazionali, che rappresentano una buona parte del nostro mercato, di sentirsi a casa. Abbiamo introdotto il menù in varie lingue, anche in russo in molti casi. Non possiamo quindi a maggior ragione negare indicazioni stradali in lingua. Senza dimenticarci che gli aeroporti e altre strutture ormai da tempo diffondono informazioni in più lingue, ormai anche in cinese». ––

Federico Franchin
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova