«No hub all’hotel Michelangelo»

TEOLO. «In occasione dell’incontro di lunedì pomeriggio in Provincia sul problema dell’accoglienza dei migranti, il prefetto Patrizia Impresa ha confermato l’esistenza di una trattativa con la proprietà dell’hotel Terme Michelangelo di Monteortone per realizzare un hub nella struttura alberghiera chiusa dal 2007». A parlare è il sindaco di Teolo Moreno Valdisolo che al tavolo promosso dal presidente Enoch Soranzo vi era andato proprio per capire le intenzioni della prefettura in merito a quel sito ai confini con Abano. «Dopo parecchia insistenza sia da parte mia che del collega di Abano Luca Claudio, il prefetto in chiusura di riunione ha confermato che l’hotel Terme Michelangelo è una delle ipotesi al vaglio della prefettura», afferma Valdisolo. «Ho avuto l’impressione che in questo momento l’interesse di chi è deputato alla gestione dell’accoglienza sia tutto concentrato sul trovare a tutti i costi un posto dove mettere i migranti piuttosto che valutare il danno all’economia del territorio che ne può derivare. Mi domando quale sarà l’impatto per l’area termale, in particolare per i comuni di Abano e Teolo, se al Michelangelo venissero collocati 200 migranti. Sono molto preoccupato, sopratutto dopo che dalla riunione di lunedì ho capito che a chi gestisce l’accoglienza il parere di noi sindaci conta assai poco». Per scongiurare l’Hub alle Terme di Abano e Montegrotto si sta muovendo anche l’Assoalbergatori. «I legali da noi consultati confermano il pignoramento dell’hotel Michelangelo, fattore che assicura il venir meno della possibilità di utilizzo da parte della proprietà«, afferma il presidente dell’Assoalbergatori, Emanuele Boaretto. «Una scelta del genere in una località come la nostra, rischierebbe di dare il colpo mortale ad una economia turistica già piegata». Boaretto fa sapere di aver contattato sulla questione sia il Comune di Teolo che la prefettura. «Continuano le azioni diplomatiche in capo all’associazione affinché la dismessa struttura al confine tra Abano e Teolo, non sia adibita a centro di accoglienza dei profughi», aggiunge. «La questione è delicata e il buon senso impone discrezione e massima accortezza. Venerdì 31 luglio l’associazione ha contattato sia il sindaco Valdisolo che l’istituzione deputata alla gestione del problema, segnalando la non opportuna scelta dell’eventuale sito. In questi giorni è stato costante il contatto con il nostro consigliere Francesco Renga, titolare dell’hotel Leonardo Da Vinci. A nostro parere e dal confronto con il sindaco di Teolo, il Michelangelo non rispetterebbe i canoni di accoglienza richiesti e non si potrebbe prestare come hub. Ancora una volta troviamo doveroso porre l’accento sulle scelte distributive dei migranti in strutture anche all’interno di località ad alta vocazione turistica come il Bacino Termale, come discusso anche con l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner».
Gianni Biasetto
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