Nomadi cacciati dal Porto Astra distruggono tutte le auto in sosta

Sono stati cacciati dal cinema perché facevano baccano. Per ripicca hanno rotto finestrini e specchietti di una decina di auto in sosta. Si tratta di un gruppo di otto adolescenti di origine rom che giovedì sera, accompagnati da una donna con una bambina piccola, hanno deciso di andare al cinema a vedere Fast and Furious.
Arrivati al Porto Astra, al Bassanello, alle 20.30, sono stati subito riconosciuti dal personale del multisala. «Erano già venuti l’anno scorso e non si erano comportati molto bene, per questo siamo stati un po’ titubanti nel vendergli i biglietti», ha spiegato Elia Barchetta, vicedirettore del cinema, che dopo qualche raccomandazione ai più grandicelli del gruppo ha deciso di provare a farli entrare.
«Più o meno a metà film le persone hanno iniziato a uscire dalla sala e a venire a lamentarsi perché il gruppo di nomadi faceva baccano. Parlavano tra di loro a voce alta, schiamazzano, cambiavano posto». In sala è dovuta intervenire la maschera per cercare di riportare la calma, ma il tentativo è stato vano. «Abbiamo dovuto interrompere la proiezione e far uscire il gruppo». Chiaramente da parte degli otto c’è stata resistenza. Non volevano andarsene. E una volta usciti pretendevano il rimborso del biglietto. «Sono andati via solo quando ho fatto finta di andare a chiamare la polizia. Poi li abbiamo persi di vista».
Forse per sfogarsi dall’arrabbiatura di essere stati cacciati dal cinema, o chissà per quale altro motivo, i ragazzini hanno cominciato a danneggiare le auto in sosta di via Santa Maria Assunta. Hanno usato delle ruote di bicicletta trovate nei cassonetti vicini e con quelle hanno fracassato paraurti e carrozzerie di tutti i veicoli che trovavano. Alcuni passanti hanno visto quanto stava accadendo e hanno così chiamato i carabinieri. Ma il gruppo di rom è riuscito a dileguardi primo dell’arrivo della gazzelle dell’Arma.
«Ho trovato il vetro del bagagliaio in frantumi quando, alle 22.30, sono uscito per portare fuori il cane», racconta Paolo Zanni, residente della zona. «Non capisco il motivo, anche perché non hanno rubato niente. È stato un puro atto vandalico».
Il dubbio è che i giovani nomadi abbiano sfogato tutta la loro arrabbiatura sulle vetture lasciate su pubblica via dai residenti della zona. La circostanza sarà accertata dai carabinieri che stanno cercando di risalire ai responsabili controllando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate lungo il percorso del raid vandalico.
Al momento sono stati accertati danni su una decine di auto ma non è escluso che il conteggio salga nel momento in cui altri decideranno di presentarsi in caserma a sporgere denuncia.
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