«Non possiamo fermarci Dobbiamo recuperare il fatturato e le relazioni»

piove di sacco

«Dopo un’inizio d’anno splendido ci troviamo a soffrire come poche volte nella nostra storia. Teniamo aperto ad agosto nella speranza di fare tornare alcune commesse importanti». È una scommessa per il prossimo futuro quella che vede Pressofusione Saccense di Piove di Sacco, realtà da 22 milioni di euro (l’80% proveniente dall’export verso Germania e paesi Ue ma pure Asia e America Latina) e 170 dipendenti, pronta a tenere aperti i battenti anche nel pieno di un agosto storicamente dedicato alle ferie. «Da gennaio fino a tutto marzo», spiega Fabio Voltazza, amministratore delegato di Pressofusione Saccense, «abbiamo registrato incrementi del fatturato tra il 15 e il 20%. Una meraviglia soprattutto a fronte delle flessioni dello stesso periodo del 2019, anno tra i meno brillanti. Sembrava andare tutto a gonfie vele, avevamo appena fatto partire una nuovissima linea produttiva dedicata all’e-bike che ci stava dando enormi soddisfazioni sia in termini di qualità del prodotto che in termini di ordini e fatturato. Poi il blocco, che per noi è durato dalla fine di marzo a poco dopo Pasquetta, in pratica tre settimane. La perdita di fatturato e di commesse ci ha trovati impreparati, non ce lo aspettavamo proprio, e la chiusura ci ha messo nelle condizioni di vedere alcune commesse, soprattutto nel segmento dell’e-bike, scomparire letteralmente. D’altra parte se sei chiuso, molti clienti si guardano intorno a cercano qualcun altro. Teniamo aperto ad agosto per recuperare non solo fatturato ma pure commesse e relazioni e lo facciamo con l’approvazione anche dei nostri lavoratori che in moltissimi casi condividono la nostra scelta a tutela del futuro della società. Ovviamente non chiediamo loro di rinunciare alle ferie, tutti ne hanno bisogno, tanto più dopo un lockdown e un rientro non privo di stress, ma l’alternativa di luglio o dei primi di settembre è vista con favore da molti, anche perché sono periodi meno affollati». —

r.s.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova