Nubifragi estivi: danni per 6 milioni, ma da Roma non arriverà un euro

PADOVA. Quasi 900 alberi caduti, strade e case allagate, auto distrutte e danni per 5,8 milioni. Ma da Roma non arriverà neppure un euro di risarcimento. Per i due nubifragi consecutivi del 21 e 22 luglio 2018 infatti il governo non ha riconosciuto lo stato d’emergenza, dunque nessuno stanziamento. È vero che gli eventi di poche settimane fa in Cadore sono stati ben più disastrosi, ma quei temporali estivi misero quasi in ginocchio la città soprattutto nel suo delicato patrimonio arboreo. «Siamo deluse e dispiaciute, anche perché i cittadini avevano presentato molte richieste per i danni subiti. Ma il Comune ha fatto tutto il possibile», sottolineano le assessore Francesca Benciolini e Chiara Gallani.
Consiglio dei ministri
Giovedì scorso il consiglio dei ministri ha deliberato «la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 16 e 17 luglio 2018 e 1 e 2 settembre 2018 nei territori di alcuni comuni della province di Padova, di Rovigo, di Treviso e di Verona».

È dalla nota finale diramata dopo la riunione del governo che l’amministrazione ha appreso il “niet” alle richieste di Padova. Perché il 16 e 17 luglio sono avvenuti nubifragi a Piacenza d’Adige e Villanova di Camposampiero, mentre l’1 e 2 settembre il maltempo ha colpito solo il Veronese.
Padova dunque non è entrata tra gli eventi riconosciuti dal governo come meritevoli di un contributo. Ulteriore “beffa” è comunque il fatto che la cifra stanziata per i risarcimenti sarebbe, secondo fonti regionali, di circa mezzo milione di euro. Un’inezia.
La conta dei danni
In pratica anche se fossero arrivati 500 mila euro, da dividere con gli altri comuni, non si sarebbe comunque data una risposta soddisfacente alle richieste dei cittadini.
Dopo il doppio nubifragio infatti la Regione aveva proclamato lo “stato di crisi” e imposto a enti, aziende e cittadini colpiti di presentare un quadro dei danni con i preventivi di riparazione entro il 1 settembre. «Tutti avevano diligentemente risposto, impegnandosi anche in un mese complicato come agosto», racconta l’assessora alla salute e prevenzione Benciolini. «E adesso non riceveranno nulla. Così si perde un po’ di fiducia nelle istituzioni. Ma ripeto: il Comune ha fatto tutto quello che poteva fare. È mancato, purtroppo, il governo».
La conta dei danni aveva totalizzato: 4 milioni e 370 mila euro per il patrimonio pubblico, altri 986 mila euro per i privati e 476 mila alle attività produttive. Tutto a carico dei padovani. Nulla arriverà da Roma.
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