Nuovo stadio al Plebiscito mille firme per dire «no»

ARCELLA. Si sono presentati a Palazzo Moroni con 1.144 firme per dire «no» al Plebiscito. Molti di più di quegli ultras che invece non vedono l'ora di occupare gli spalti del nuovo stadio firmato...

ARCELLA. Si sono presentati a Palazzo Moroni con 1.144 firme per dire «no» al Plebiscito. Molti di più di quegli ultras che invece non vedono l'ora di occupare gli spalti del nuovo stadio firmato Massimo Bitonci. Loro sono i rappresentanti del comitato nato in Arcella, contrario al trasloco del calcio professionistico dall'Euganeo al Plebiscito, che ieri ha protocollato in municipio una petizione con più di un migliaio di firme, destinata a raccoglierne un numero ancora superiore, per chiedere un incontro con il sindaco. «Tra di noi ci sono molti tifosi del Calcio Padova ma non crediamo che un nuovo stadio sia una priorità» ha detto Stefano Bessegato, uno dei rappresentanti del comitato «e questo non vuol dire mettersi in contrapposizione agli ultras, ma solo avere la consapevolezza che con 3 milioni di euro si possono realizzare altre opere per il quartiere, a cominciare dalla viabilità di Pontevigodarzere, fino al sostegno delle piccole società sportive dilettantistiche, che fanno anche un ottimo lavoro per il sociale». «Sarebbero bastate 500 firme per far si che il tema diventasse un argomento di giunta, ma noi ne abbiamo raccolte più del doppio e molti firmeranno nei prossimi giorni» ha aggiunto Mario Santuliana «e questo è un dato evidente che il quartiere non vuole affatto quello stadio. Il sindaco Bitonci ha fatto passare sopra le nostre teste questa decisione, senza consultarci, perdendo così la fiducia di molti suoi elettori che in campagna elettorale non avevano mai sentito parlare del Plebiscito. Nessuno di loro lo avrebbe votato se si fosse esposto prima. In più, non ha dato nessuna spiegazione efficace sul perché di questa decisione, sul destino dell'Euganeo, quello degli sport minori che pian piano saranno costretti ad emigrare da quella struttura. Lì verranno realizzati più di 1000 posti auto, quando c'è già il parcheggio scambiatore del capolinea del tram che è sempre scandalosamente vuoto. E' un'operazione senza né capo né coda. E' un insulto all'intelligenza, forse andrebbe bene a Cittadella». «Cambierà tutta la viabilità e spariranno anche le aree verdi presenti, e non possiamo accettarlo» ha chiuso Giovanni Zambonin, altro esponente del comitato “No al Plebiscito”.

Luca Preziusi

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