Nuvola di palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Chiara

Chiesa di Arlesega gremita di giovani per le esequie della 26enne vittima della strada Al centro della navata il feretro candido, coperto di roselline. Straziati familiari e amici
Di Cristina Salvato
DORO-FOTOPIRAN-MESTRINO-FUNERALE CHIARA BONETTO ARLESEGA
DORO-FOTOPIRAN-MESTRINO-FUNERALE CHIARA BONETTO ARLESEGA

MESTRINO. «Avevi gli occhi di chi ne ha passate tante, il sorriso di chi le ha superate tutte». Lo striscione con le frasi degli amici e colleghi ha accolto Chiara Bonetto nel suo ingresso in chiesa, dentro la bara candida ricoperta di candide rose. Dietro di lei i genitori Stefano e Bertilla e la sorella Maria Letizia, che reggeva in mano un piccolo bouquet di roselline, candide anch’esse. La piccola chiesa di Arlesega ha stento ha contenuto tutto il dolore e le persone giunte ieri pomeriggio a recare l’estremo saluto alla giovane, che ha perso la vita martedì notte in un incidente stradale a Sarmeola. Una cerimonia iniziata nel silenzio e celebrata da don Mariano Massaro, che prima di essere parroco a Pontevigodarzere lo era ad Arlesega e aveva impartito i sacramenti a Chiara, quand’era piccolina. Ha appreso della terribile notizia mentre era in auto, diretto all’istituto Einuaudi dove insegna e dove studia Maria Letizia. Con lui hanno concelebrato don Silvano Silvestrin, arciprete di Montegalda e attuale amministratore ad Arlesega, e don Adriano Bottaro Sabadin, che ne è collaboratore parrocchiale. «Quanti sogni spezzati in questa morte tremenda», ha detto don Mariano rivolgendosi per lo più ai tanti giovani presenti, «ma la vita è lotta sì, ma anche amore e soprattutto speranza. Non fatevi togliere la speranza e vivete la vita come un’opportunità da cogliere ogni giorno, perché è il dono più bello». Poi ha ricordato Chiara, sorridente e gioiosa, ma anche testarda e determinata, che qualche delusione aveva avuto nella sua pur breve vita, ma che aveva saputo affrontare. «Ha vissuto in pienezza quell’istante di vita che Dio le ha donato», ha concluso il sacerdote. Palloncini a forma di cuore hanno preso il volo prima che il corteo si incamminasse, mesto, verso il cimitero.

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