«Odiato e picchiato a sangue dai miei genitori» Aldo Busi racconta la sua infanzia drammatica

Aldo Busi rivela in un’intervista i dolorosi retroscena dell’infanzia
Aldo Busi rivela in un’intervista i dolorosi retroscena dell’infanzia
 
ROMA.
«Mio padre morì nell'82 e mia madre cominciò a scagliarsi contro di me, la figura sostitutiva di mio padre». A parlare è Aldo Busi in un'intervista a Domenica Cinque. «Negli ultimi vent'anni del loro rapporto - ha detto - c'era un odio profondo, espresso verbalmente e fisicamente. Io nasco respinto perché sono il terzo maschio, volevano una femmina perché mia mamma aveva bisogno di una donna che l'aiutasse e mio padre aveva bisogno di una serva al pari di mia madre. Lei addirittura non mi allattò per tre giorni finchè la levatrice non gli disse che stavo per morire». «Questo odio sfocia in quel momento», ha proseguito lo scrittore «nemmeno la mia omosessualità ha provocato tanto odio nei miei confronti dai parte dei miei genitori. Entrambi, infatti, iniziarono subito a picchiarmi. Sono stato un bambino seviziato, non sessualmente, bastonato, cinghiato a sangue da mio padre».

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