Oggi arrivano 23 migranti in una villa di Torreglia

TORREGLIA. La comunicazione dalla Prefettura è arrivata via telefono al sindaco Filippo Legnaro, nella tarda mattinata di ieri. Da oggi, gli è stato annunciato senza fornirgli tanti particolari, la sua cittadina ospiterà ventitrè migranti provenienti dall'Africa e accolti in una villetta privata situata in via Abate Barbieri 10 a Torreglia Alta. Un posto suggestivo immerso nel verde e molto ampio, visto il numero di stranieri che ospiterà.
Sia pur colpito da sintomi influenzali, ieri pomeriggio il primo cittadino si è recato in municipio per conferire la cittadinanza italiana a un giovane rumeno, congedandosi al termine della cerimonia con la consegna della Costituzione al neoconnazionale, e poi si è concesso ai taccuini della stampa per commentare quella che per Torreglia è una vera e propria novità. Scuro in volto, Legnaro ha distinto il problema umano dei migranti da quello organizzativo, per spiegare la sua posizione. «Da un punto di vista umano», ha esordito il sindaco, «può venire spontaneo accogliere persone che scappano da paesi scossi da grandi tragedie, ma tra di esse ci sono sicuramente personaggi che fanno i furbi, e noi non riusciamo a distinguerli dagli altri». Per quanto riguarda l'organizzazione, invece, il sindaco ha parlato apertamente di metodo sbagliato: «Dal punto di vista organizzativo, sono molto critico. Mi chiedo come mai il privato che si è reso disponibile con la Prefettura, non si sia mai fatto vivo con il Comune? Non si può poi avvisare l'amministrazione comunale poche ore prima dell'arrivo delle persone, senza dare la possibilità di collaborare per gestirle. Da parte mia, chiederò che venga costantemente monitorata la situazione, verificherò se l'edificio che li ospita sia in regola con le condizioni di abitabilità e poi voglio sapere quanti ne rimarranno, se magari se ne andranno e se ne arriveranno altri a rimpiazzarli».
Per dar forza al proprio ragionamento e alla propria posizione sul difficile problema, il sindaco ha aperto una copia della Costituzione simile a quelle che ha recentemente donato ai neodiciottenni di Torreglia, soffermandosi sull'articolo 4 e sull'articolo 10. Il primo recita che “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. «Molte persone vengono a chiedermi un aiuto per trovare una qualsiasi occupazione», ha affermato Legnaro, «e questo stride con l'accoglienza e con la destinazione di risorse economiche a vantaggio di persone che vengono da fuori. Si aiutano queste, ma non si riesce a dare delle risposte ai nostri cittadini». L'altro articolo della Costituzione letto dal sindaco riguarda proprio la condizione giuridica dello straniero in Italia e recita: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”. «Andremo ad approfondire se i migranti che arriveranno nel nostro paese abbiano questo diritto», ha commentato il primo cittadino dopo la lettura.
Infine, Filippo Legnaro ha promesso che contatterà i suoi colleghi dei comuni vicini: «Andremo a fare la voce grossa con la Prefettura, perché non va bene questo metodo che ci esclude dalle decisioni».
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