Nel 2026 opere pubbliche per 69 milioni a Padova. Ecco tutti i progetti

Pronta la programmazione per l’ultimo anno di gestione piena di giunta Giordani. Pollini, Prandina e parete di arrampicata  tra i progetti che partiranno

Claudio Malfitano
L'auditorium Pollini di Padova
L'auditorium Pollini di Padova

 

Dal restauro dell’auditorium Pollini al parco all’ex Prandina, dal Children Museum all’ex macello di via Cornaro fino a un nuovo centro sportivo per l’arrampicata al Plebiscito di Padova.

Sono gli ultimi colpi della giunta Giordani che si avvia alla fine del secondo mandato approvando un programma triennale delle opere pubbliche che prevede 69 milioni di investimenti per il 2026.

Il documento programmatico

Il programma triennale è un documento programmatico in cui l’amministrazione inserisce le opere pubbliche che intende far partire il prossimo anno, in vista del bilancio 2026 che è in fase di elaborazione e che sarà approvato entro fine anno. Non ci sono, evidentemente, le opere già in via di realizzazione.

Grandi investimenti come le due nuove linee del tram, la rigenerazione dell’Arcella con la mediateca all’ex Coni e il centro civico all’ex Configliachi, gli interventi sui ponti e le piste ciclabili, così come le tante ristrutturazioni di case popolari avviate grazie ai fondi del Pnrr. In progetto ci sono tutte opere che l’amministrazione dovrà finanziare con soldi propri o con eventuali fondi nazionali o infine con partnership pubblico-privato.

I progetti più costosi

Il 2026 dunque sarà l’anno in cui partirà il restauro dell’auditorium Pollini per renderlo il centro della musica sinfonica padovana, in abbinata con l’ex cinema Mpx, acquistato e in fase di sistemazione.

Un doppio auditorium dunque, che arriva dopo molti anni di riflessioni, idee e dietrofront da parte del sindaco Sergio Giordani. Un percorso che non sarà terminato prima del 2029 o 2030, ma che va comunque avviato prima della fine del mandato. Il restauro dell’auditorium Pollini (sostenuto da Fondazione Cariparo), inizierà solo dopo la conclusione di quello dell’Mpx, in modo da non privare la città di una sala per i concerti.

Sono previsti due stralci: nel primo si metterà a posto la sala con i suoi 600 posti, nel secondo si realizzeranno tutti gli annessi come il foyer e la caffetteria.

Altro grande progetto con una lunga gestazione è il Children’s and Planetarium museum che sarà realizzato all’ex macello di via Cornaro, che diventerà una grande polto per la scienza e la divulgazione, oltre che polo attrattivo per le famiglie.

Infine c’è l’ex Prandina, dove sono realizzati i lavori per la demolizione degli edifici non vincolati e nel 2026 inizieranno i lavori per il nuovo parco, oltre che per il nuovo parcheggio che dovrebbe essere pronto già il prossimo settembre.

Lo sport e le scuole

Novità arrivano sul fronte sportivo. Il centro di arrampicata ipotizzato nella curva nord dell’Euganeo dopo la perdita del contributo Pnrr si sposterà al Plebiscito, così che il centro sportivo dell’Arcella diventi un punto di riferimenti per tantissime discipline in città. In più sull’arrampicata la parete di via Pelosa non riesce a soddisfare tutte le richieste e ci sono margini di ampliamento.

Infine sono in programma gli ultimi interventi, post Pnrr, sulle scuole padovane. Il più importante riguarda la scuola Briosco con efficientamento energetico e miglioramento anti-sismico: in campo ci sono 2 milioni. —

 

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