Ora i figli sfidano i padri Battaglia tra generazioni con l'incubo della crisi

Da sinistra Diego della Valle e Francesco Peghin, Raffaele Bonanni e, sotto, il pubblico che ha partecipato al dibattito
Quando i figli sfidano i padri: chi fa il tifo per Massimo Pavin e chi sostiene Francesco Bettella? Top secret: nessuno si sbilancia e tutti attendono che oggi il consiglio generale di Confindustria sciolga il nodo. Nel pomeriggio i 61 consiglieri si riuniranno in via Masini per esprimersi sul futuro timoniere degli industriali, ma alla vigilia del consiglio generale le bocche sono cucite più che mai. Lunedì sera, la convention allo Sheraton tra il patron del Gruppo Tod's Diego Della Valle e il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha richiamato tutto il Gotha dell'industria veneta. E anche l'onorevole Giustina Destro sì fatta vedere per una rimpatriata tra capitani d'avventura costretti a navigare in un mare tempestoso. Con la crisi economica vero incubo, aggravata dal fantasma delle dimissioni di Berlusconi. Seduti in prima fila c'erano anche i «saggi» che hanno svolto le consultazioni da settembre ad oggi. Lavoro delicatissimo. Vale a dire Silvano Carraro e Antonio Righetti che allo Sheraton hanno chiuso ogni spiraglio ai giornalisti: «Scusate, ma questa non è l'occasione per parlare della presidenza di Confindustria». Invece il dibattito si è acceso in sala: top-manager e imprenditrici prima hanno sussurrato commenti, poi hanno posto l'accento sulla questione leadership dimostrando che la corsa per la superpoltrona di via Masini è ben lontana dall'essere al traguardo. Tanto da poter azzardare due squadre divise dall'anagrafe. Da una parte i giovani, quarantenni e a volte anche meno, tutti rivolti a sostenere Massimo Pavin. Dall'altra i «padri» delle aziende, quelle che pesano e hanno già manifestato il loro sostegno a Francesco Bettella con una lettera aperta. «Bettella ha saputo suggerire un aspetto nuovo della discussione interna», commenta una giovane manager sulla quarantina, elegante nel suo completo Armani e il suo orologio Cartier, «ma adesso non deve trasformarsi in un duello all'ultimo sangue. Bettella farebbe bene ad accontentarsi del risultato ottenuto e lasciare spazio al candidato naturale, ovvero Pavin». Meno convinto il collega seduto alla poltroncina accanto. Viene dalla provincia e ha parecchi anni in più della signora: «Le parole d'ordine devono essere trasparenza e confronto aperto - esordisce - Questo si aspetta la base. I nomi che sponsorizzano Bettella sono di grande spessore e questo non può essere ridimensionato». Ma il consiglio generale voterà a scrutino segreto ed è inutile sottolineare che se i saggi proporranno un solo nome non resterà che esprimere o meno il gradimento. Il regolamento di Confindustria prevede che il candidato che abbia raccolto almeno il 15% dei voti assembleari debba essere sottoposto al giudizio del consiglio generale. Che significa? Se Pavin parte con i favori del pronostico, non è scontato che Francesco Bettella esca di scena domani. I tre «saggi» faranno una dettagliata relazione e poi metteranno ai voti una sola o due candidature. Dopo il voto si arriverà alla designazione del presidente che a metà dicembre tornerà in consiglio generale con la sua squadra e i due vice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video








