Ordinanza anti-Ebola, il Tar boccia il provvedimento del sindaco di Padova

PADOVA. Ordinanza antiebola bocciata dal Tar. Ieri pomeriggio il tribunale amministrativo del Veneto ha stoppato il provvedimento sottoscritto da Bitonci ad ottobre, dopo la richiesta di annullamento presentata dall’associazione "Razzismo stop".
“Il provvedimento impugnato non evidenzia la sussistenza dei presupposti di contingibilità ed urgenza o la sussistenza di un’emergenza sanitaria di carattere locale che giustifichi l’esercizio del potere di ordinanza” scrive il presidente Giuseppe Di Nunzio (lo stesso che mercoledì aveva dato ragione a Bitonci sull’ordinanza antislot), sospendendo da subito l’ordinanza che prevedeva un certificato medico per gli immigrati trovati senza documenti sul territorio comunale.
Il Tar poi punge Bitonci nel testo della sentenza: “Le argomentazioni contenute nella memoria del Comune circa l’esistenza di accurati ed efficaci controlli sanitari nei confronti dei profughi che sbarcano in Italia sembrano contraddire i presupposti fattuali sui quali si fonda l’ordinanza, mentre per quanto riguarda gli stranieri privi di titolo di soggiorno già presenti in Italia non sembra allo stato esservi un tasso di rischio diverso da quello riscontrabile per la generalità della popolazione residente”.
La notizia è arrivata ieri durante il consiglio comunale, e il sindaco Massimo Bitonci ha subito voluto rispondere: “A fronte dei numerosi e recentissimi casi di nuove infezioni, di trasmissione di malattie già debellate in Italia a operatori sanitari e delle forze dell'ordine, di continue diagnosi che hanno rilevato come Tbc e scabbia siano pericolosamente diffuse presso la popolazione di immigrati clandestini presente in città, - ha commentato Bitonci - Razzismo Stop ha voluto opporsi ad un provvedimento che mira solo a salvaguardare la salute dei padovani. Preso atto del pronunciamento del Tar, contro cui ci appelleremo al consiglio di Stato, fornendo ulteriore è più vasta documentazione, ribadisco che i controlli della polizia locale continueranno e che, al prossimo clandestino con la scabbia, invece di convincerlo ad affidarsi alle cure dei medici, gli indicheremo l'indirizzo della sede di Razzismo Stop. La salute dei padovani non si tocca”.
Grande soddisfazione invece espressa da Razzismo Stop: “Il Tar ha riconosciuto l’inopportunità dell’ordinanza - ha dichiarato il portavoce Luca Bertolini - .Non solo l’ha sospesa ma ne ha anche sottolineato l’inutilità. Bitonci mandi anche tutti da noi, perché le nostre porte sono sempre aperte”.
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