Ordine dei medici, nessun abuso Il pm Fortuna archivia l'inchiesta

GIP. Lara Fortuna ha firmato l’archiviazione
GIP. Lara Fortuna ha firmato l’archiviazione
 Archiviato il procedimento nei confronti di 12 componenti del consiglio dell'Ordine dei medici di Padova (compreso il presidente Maurizio Benato), finiti sotto inchiesta per abuso d'ufficio in seguito all'apertura di un'azione disciplinare.
 Azione che era stata promossa contro il medico legale Gaetano Quaranta e il collega Mario Lupia. Nel 2003 Quaranta, su incarico del giudice, svolse una perizia nell'ambito di un procedimento per lesioni colpose concludendo per la responsabilità medica del dottor Michele D'Agosto. La querelle fu chiusa con una transazione (l'Usl pagò il risarcimento) e D'Agosto fece una segnalazione nei confronti di Quaranta, informato via telefono da un collega che il relatore ce l'aveva con lui a causa di un'altra perizia. Lupia, presente alla chiamata, testimoniò per Quaranta che, a quel punto, Quaranta presentò un esposto in procura. Il pm Paolo Luca prima indagò i 12 componenti della commissione disciplinare, poi chiese l'archiviazione per mancanza di dolo intenzionale (la prova di voler procurare un danno). Più articolato il giudizio su Benato e un altro consigliere (Vendemmiati), rilevando da parte loro un'ignoranza di concetti giuridici e una concezione paternalistica del ruolo tale da indurli a emettere atti amministrativi illegittimi. Il gip Lara Fortuna ha concordato con l'archiviazione, pur con una posizione in parte diversa. Scrive: «Mancano elementi che i procedimenti siano stati attivati in modo indebito e ritorsivo... Difettano elementi a sostegno della volontà di arrecare un danno ingiusto». Non c'è reato e tuttavia «diverso sarebbe stato il caso se si fossero conclusi con l'irrogazione di una sanzione disciplinare consistendo la sanzione, inflitta in violazione di legge..., in un danno ingiusto rilevante». Due mesi fa la Corte d'appello confermò la condanna di D'Agosto per diffamazione nei confronti di Quaranta a 400 euro di ammenda. (c.g.)

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