Ospedale, anche l’Ascom si schiera con Bitonci

Il consiglio direttivo incontra il sindaco: «Deve restare in via Giustiniani» I commercianti chiedono garanzie su sicurezza, abusivismo e tassazione

Sul progetto del nuovo ospedale sull’area di via Giustiniani Massimo Bitonci incassa il sì dei comemrcianti. Ieri, nell’ambito dell’incontro che ha visto il sindaco confrontarsi con il consigli odirettivo dell’Ascom, l’associazione guidata da Patrizio Bertin ha espresso in modo chiaro il suo sostegno al piano Bitonci. «Per quanto ci riguarda» ha detto il presidente Bertin «noi siamo sempre stati contrari alle delocalizzazioni. I danni patiti dagli esercizi commerciali del centro quando se ne sono andati uffici importanti come l’Intendenza di Finanza, il Tribunale, l’Inail e altri sono un dato di fatto e altrettanto saremo costretti a verificare nel caso l’ospedale abbandonasse l’area dove adesso sorge che verrebbe completamente stravolta». Dopo i costruttori dell’Ance, quindi, un’altra associazione di categoria si schiera per la soluzione proposta da Bitonci e sulla quale sta lavorando la commissione ad hoc costituita dal sindaco.

Al centro dell’incontro, ovviamente, i temi cari ai commercianti. Bertin e Franco Pasqualetti, vice presidente dell’Ascom, hanno espresso al sindaco le preoccupazioni più importanti: sicurezza, abusivismo e contraffazione, infrastrutture e tasse. Oltre alle iniziative in favore del commercio e del turismo. «La “Notte dei Colori”» ha detto in apertura Bertin «è stata la riprova di come la volontà e la determinazione possano realizzare una manifestazione di successo anche in pochi giorni».

Una valutazione condivisa dal sindaco («un’iniziativa eccezionale per come è nata e per come si è svolta«) che, in proposito, ha rilevato come si attenda, dal tavolo del turismo, proposte concrete da qui alla fine dell’anno per poi avviare un programma di più ampio respiro per l’intero 2015. Per quanto riguarda la sicurezza, ha aggiunto Bitonci, «in un certo senso il clima è già cambiato. Merito, penso, di certe iniziative avviate dall’amministrazione anche se i limiti normativi sono tanti». Sull’abusivismo e sulla contraffazione il sindaco ha confermato l’impegno per un controllo più stringente anche se non si è nascosto che, forse, si sarebbero potuti evitare certi problemi (centro ingrosso China) se la Zip fosse rimasta vincolata alla sua destinazione originaria ad area produttiva.

Infine le tasse. «Con la riduzione che abbiamo apportato all’addizionale e con la rimodulazione della Tasi abbiamo fatto uno sforzo importante che peserà sul bilancio comunale per circa 10 milioni di euro. Sinceramente, di più non avremmo potuto fare».

Una battuta finale sul futuro incerto del Calcio Padova. «Ci sono imprenditori che si stanno dando da fare – ha detto Bitonci – ed io penso anche ad un azionariato popolare». «Se ben orchestrato, potremmo pensarci anche noi» ha chiosato Bertin. (r.c.)

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