Le statuette votive del Settecento tornano a casa a vent’anni dal furto

Furono trafugate nel 2005 dalla chiesa di Ospedaletto Euganeo. Sono state rintracciate grazie all’intuizione di uno storico

Nicola Cesaro
Le statuette che saranno riconsegnate
Le statuette che saranno riconsegnate

Le quattro statuette lignee del Settecento tornano a casa. A vent’anni dal furto, che colpì molto la comunità locale anche per le circostanze in cui venne compiuto, saranno riconsegnate alla parrocchia le quattro opere recuperate grazie alla esemplare collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine ed enti ecclesiastici.

L’episodio citato è quello del 20 aprile 2005, consumato nella chiesa di San Giovanni Battista di Ospedaletto Euganeo. Nell’occasione i ladri sottrassero oggetti sacri e quattro statuette lignee settecentesche (databili intorno al 1740-1750), originariamente dipinte e raffiguranti quattro santi: san Paolo, San Pietro, santa Scolastica e santa Margherita Alacoque e il Sacro Cuore.

Fu una razzia che ferì non poco i parrocchiani: avvenne a poche ore dalla salita al soglio pontificio di Benedetto XVI e i ladri – guarda caso – si accanirono contro un’immagine del precedessore, papa Giovanni Paolo II, strappata dalla parete e gettata a terra.

Se la presero anche con un quadro che raffigurava una delle tappe della Via Crucis, quindi spezzarono alcune croci e rubarono varie opere d’arte, e persino l’acqua benedetta. Oltre che al furto su commissione, si pensò inevitabilmente anche all’azione di matrice satanista.

Ritornando alle opere rubate, fu uno storico dell’arte, alcuni anni fa, ad acquistare all’asta due delle quattro statuette. Studiandole comprese la fattura riferibile alla bottega del Bonazza e che quindi presumibilmente furono realizzate per una chiesa padovana. Insospettito dal pregio delle opere allertò l’Ufficio diocesano per i beni culturali della Diocesi di Padova, che grazie all’inventario dei beni culturali trovò corrispondenza con le statuette rubate a Ospedaletto Euganeo.

Da qui la denuncia al Nucleo Tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Venezia che riuscirono a rintracciare il possessore delle altre statuette e ricostruire le vicende che interessarono queste sculture: dopo il furto e la ricettazione, le opere passarono nelle mani di diversi proprietari e nel percorso persero anche il colore bianco superficiale, forse proprio per non essere riconosciute. Infine giunsero peregrinando per varie regioni italiane nelle mani di un antiquario laziale.

Una volta recuperate, le statuette sono restituite pubblicamente alla Diocesi di Padova il 27 gennaio 2022, alla presenza del vescovo Claudio Cipolla. Ora, completato l’iter amministrativo-legale, la Diocesi riconsegna alla parrocchia di Ospedaletto Euganeo le opere trafugate che ritroveranno la loro collocazione originaria nelle nicchie dell’altare maggiore della chiesa parrocchiale.

La restituzione alla comunità di Ospedaletto Euganeo avverrà proprio il 24 giugno, nel giorno del patrono, san Giovanni Battista. Alle 18.30 nella chiesa parrocchiale di Ospedaletto ci sarà un momento celebrativo di festa che vedrà il saluto del parroco don Nicola Andretta, quello del sindaco Fabio Vigato e gli interventi del responsabile del Servizio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali ecclesiastici, Claudio Seno, e del tenente colonnello Emanuele Meleleo, comandante del Nucleo Tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Venezia.

Al momento celebrativo, di riconsegna e ringraziamento all’Arma, seguirà la messa presieduta da don Lorenzo Celi, vicario episcopale per i beni temporali della Diocesi di Padova. La serata si concluderà con un momento conviviale negli ambienti parrocchiali.

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