Ospitò Galileo Galilei ora Palazzo Casale finisce in liquidazione

Altro che ripresa nel campo del mattone. Il settore immobiliare continua a registrare un trend negativo. E in liquidazione è finita anche la Quattrostelle srl, proprietaria di Palazzo Casale in via del Santo dove dimorò anche Galileo Galilei. Si tratta di una delle società immobiliari più prestigiose della città, oggi guidata dal socio unico, Michele Bano, ma che sino ad alcuni anni fa comprendeva come soci fior di volti noti, come il notaio Nicola Cassano, l’avvocato Sergio Dal Prà e l’imprenditore Giorgio Saretta.
Poche settimane fa il Tribunale ha respinto l’istanza di concordato preventivo a causa del netto rifiuto arrivato da parte del Monte dei Paschi di Siena e, quindi, per il futuro della Quattrostelle srl non si prospetta niente di buono. Tra l’altro Michele Bano è anche contitolare dell’agenzia immobiliare La Piramide e della Bellagio Costruzioni. Due società, che, invece, godono buona salute e non hanno niente a che fare con le sorti della Quattrostelle.
La situazione finanziaria precaria in cui si trova la società di Bano, naturalmente, non permette, almeno per il momento, il completamento dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Casale, in particolare del cosiddetto Presbyterium, in via del Santo 127/131, bellissimo edificio storico acquistato proprio dalla Quattrostelle srl, un tempo di proprietà dell’ordine religioso dei Dehoniani (i missionari che si presentano con lo stemma del Sacro Cuore) e dove, nel 1601, abitò, per un lungo periodo, anche il grande scienziato Galileo Galilei. Agli inizi del Seicento, quando l’Università di Padova era frequentata da giovani che arrivavano da tutta Europa, Galilei fu ospite del mecenate Gian Vincenzo Pinelli, un prestigioso botanico, nato a Napoli nel 1535, che si era trasferito in città per motivi di studio e che possedeva una delle più ricche biblioteche scientifiche di quegli anni. L’edificio è, probabilmente, il più conosciuto di via del Santo. Si trova quasi davanti al negozio di antiquariato Cherubino e a pochi metri dalla basilica del Santo. È in stile gotico lombardo ed è caratterizzato da una splendida esafora, costruita proprio sopra il portone d’ingresso.
Felice Paduano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova