Otto cartelli per raccontare tutto l’orgoglio di Tombolo

I primi 4 pannelli sono stati appesi alla segnaletica stradale lungo le vie d’ingresso. Ricordano anche l’epopea dei mediatori e degli scambi commerciali con l’Est

TOMBOLO.

Da Tombolo al mondo, l'orgoglio di un'identità di provincia in grado di eccellere a livello globale compare in questi giorni su otto cartelli alle porte del paese.

Si tratta di cartelli di formato 170 per 50 centimetri che raccontano bellezze naturali e arte, storia e lavoro, radici cattoliche e sport.

«I primi quattro sono già stati posizionati, nei prossimi giorni arriveranno gli altri quattro», spiega il sindaco, Cristian Andretta, che porta uno dei cognomi storici del posto. Un paese celebre per la sua ricchezza e abilità commerciale nel mercato del bestiame che, ovviamente, ha scelto di rappresentarsi anche attraverso i suoi “mediatori”: più di 300 seppero rendere un paese di qualche migliaio di anime il centro degli scambi di bovini e dintorni tra l'Italia e l'Est Europa, una “epopea” in tempi di Guerra Fredda fatta di lunghi viaggi ed efficacissimo senso degli affari.

Compaesani illustri

Una realtà che vanta l'aver dato i natali a uno degli uomini più ricchi d'Italia, quell'Ennio Doris dominus di Mediolanum e al tempo stesso affezionato alla tradizione del gioco a carte al bar con gli amici di sempre; e poi Dino Baggio, che con Roby (il divin codino) trascinò l'Italia di Arrigo Sacchi alla finale dei mondiali americani, entrando nell'immaginario collettivo e nel cuore dei tifosi con la sua zuccata salvifica contro la Norvegia e col siluro contro le Furie Rosse che aprì le porte della semifinale.

Ci sono anche i nuotatori a fare grande Tombolo e così un cartello – tra i tanti talenti cresciuti al Cnc - celebra il velocista Luca Dotto, campione europeo e vicecampione mondiale, primo uomo italiano ad abbattere il muro dei 48 secondi nei 100 metri.

Gli altri pannelli sono stati dedicati al ciclista Giuseppe Beghetto, olimpionico nel tandem a Roma 1960, e a papa Pio X, che era sì nato nella vicina Riese, ma che per nove anni – subito dopo l'ordinazione a sacerdote – è stato cappellano in parrocchia a Tombolo.

Luoghi e monumenti

Gli ultimi tre manifesti sono dedicati a Villa Giusti del Giardino, dimora di campagna abbandonata, oggi all'asta, risalente al XVI secolo, all'area naturalista del parco-palude di Onara, sulle risorgive del Tergola, e alla chiesetta di Santa Margherita, nell'area del castello primo insediamento della famiglia degli Ezzelini.

L’iniziativa

Tutto rientra in una operazione di riscoperta della storia locale avviata dal Rotary di Cittadella con il contributo della Regione; in particolare, i pannelli sono stati voluti dalla giunta insieme alle Pro loco di Tombolo ed Onara, all'associazione Archeo Medio Brenta e al curatore grafico Jdw di Danilo Calderaro. «Sono orgoglioso dell’iniziativa», conclude il sindaco, «perché rafforza la nostra identità, chi siamo e cosa abbiamo fatto: è importante ricordare le radici, da dove si arriva, e chi e che cosa ha fatto grande la storia di Tombolo». —
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova