Padova, 230 bici da usare e lasciare in 23 postazioni. Il via in novembre

Il vicesindaco Rossi: "Abbiamo trovato i 510 mila euro per mettere in gara il servizio". Il modello di bike-sharing da seguire è quello di Milano: abbonamento e utilizzo di mezzora con un badge elettronico personale. Trenta mezzi elettrici grazie a sette pensiline con pannelli fotovoltaici
PADOVA. Duecentotrenta bici utili per andare al lavoro o spostarsi in città, spendendo poco ed evitando traffico o trasporto pubblico. Da novembre si comincia: il bike-sharing sbarcherà anche a Padova. «Abbiamo trovato i 510 mila euro necessari per mettere in gara il servizio - spiega il vicesindaco Ivo Rossi - e stiamo affrettando i tempi: vogliamo portare al più presto queste biciclette a disposizione dei cittadini, magari per cambiare in meglio le abitudini di qualcuno e contribuire ad abbattere il traffico».


Ventitrè postazioni.
In città saranno posizionate 23 postazioni, ognuna terrà dieci biciclette. L'elenco, a macchia di leopardo, tocca tutta Padova. Dalle piazze centrali a piazzale Pontecorvo, da via dei Colli a via Venezia, da via Piovese a via Sarpi: sarà possibile raggiungere (quasi) ogni punto della città.


A decidere le tariffe sarà la ditta vincitrice della gara, ma l'esempio da seguire è quello di Milano: l'abbonamento nella metropoli lombarda costa per esempio 25 euro all'anno e permette un utilizzo di mezzora con un badge elettronico personale. Se serve qualche minuto in più, si aggiunge qualche centesimo. Trenta minuti permettono di fare qualsiasi tratta: la comodità è proprio questa, si può prendere la bici da una parte e lasciarla all'altro capo della città. Penserà la ditta che gestisce il servizio a riequilibrare il numero di biciclette in ogni postazione, spostandole con un furgoncino.


Il servizio dovrebbe funzionare 24 ore su 24. Ma sarà la ditta vincitrice dell'appalto a concordare con il Comune tutti i dettagli operativi, peraltro già indicati nel bando di gara.


Fotovoltaico.
Trenta di questi mezzi, probabilmente colorati di rosso e bianco (quelli tradizionali della città di Padova, per rendere le bici particolari e non appetibili al furto) saranno elettrici: le pensiline della Stazione, di via Venezia, dei Colli, Bembo, Piovese, Prato della Valle e parco La Fenice saranno ricoperte da pannelli fotovoltaici. «L'azienda che si aggiudica il bando - ricorda Rossi - avrà anche un'altra entrata: quella della pubblicità sulle pensiline, che daremo in gestione al vincitore».


Il finanziamento.
Il Comune non spenderà una lira per il servizio. «Abbiamo 167 mila euro di finanziamento europeo e centomila dal ministero dell'Ambiente - conclude il vicesindaco Ivo Rossi - ai quali si sono aggiunti i 213 mila della fondazione Cariparo e i 30 mila della Camera di Commercio. Con questi soldi possiamo far partire la gara». L'offerta economica è decisiva: a Verona per due volte, ma con somme minori, la gara è andata deserta.

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