Soccorsi nelle zone impervie: nuovo accordo tra azienda ospedaliera di Padova e soccorso alpino

Grazie all’accordo l'elisoccorso in servizio all'aeroporto Allegri potrà recuperare i feriti anche nelle zone più "ostili" - aree particolarmente impervie dei Colli e isolotti del Delta del Po - caricandoli in elicottero

Simonetta Zanetti
La firma dell'accordo tra azienda ospedale università di Padova e il Soccorso alpino
La firma dell'accordo tra azienda ospedale università di Padova e il Soccorso alpino

Dal 15 settembre grazie alla convenzione firmata oggi, mercoledì 27 agosto, tra l'Azienda Ospedale Università di Padova e il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto, l'elisoccorso in servizio all'aeroporto Allegri potrà recuperare i feriti anche nelle zone più "ostili" - aree particolarmente impervie dei Colli e isolotti del Delta del Po - caricandoli in elicottero.

Un servizio aggiuntivo reso possibile con l'introduzione nel team che si occupa di urgenza ed emergenza, del tecnico di soccorso alpino che consentirà di guadagnare ulteriore tempo prezioso nella gestione del paziente.

L'elisoccorso di Padova recupererà i feriti anche nelle zone più ostili: firmata la convenzione

Nell'occasione il direttore generale dell'Azienda Ospedale Università Giuseppe Dal Ben e il direttore del Suem 118 Andrea Paoli hanno presentato l'attività dell'elisoccorso del Suem di Padova.

L'elicottero Leone 2, permette interventi a domicilio nelle vicinanze delle case o su strada in caso di incidenti stradali, oltre ai trasporti urgenti da ospedale ad ospedale.

Nel 2024 gli interventi primari sono stati 503 mentre sono stati 79 i trasporti da ospedale ad ospedale.

Il picco maggiore è da giugno ad agosto quando Padova ha la copertura di tutto il litorale tra il Polesine a Pellestrina nel Veneziano, oltre alla zona sud ovest del vicentino.

Nel 2025 il trend vede 311 interventi primari e 54 di trasporto da ospedale ad ospedale.

Fino ad oggi, grazie al verricello i sanitari potevano calarsi dall'elicottero raggiungendo il luogo dell'incidente per stabilizzare il ferito e trasportarlo successivamente all'ambulanza o all'elicottero stesso qualora, nel frattempo, fosse stato possibile farlo atterrare nelle vicinanze.

Oggi, invece, grazie alla convenzione, il ferito potrà essere caricato direttamente a bordo dell'elicottero rimasto in volo.

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