Padova, al via la rivoluzione dei parcheggi. Sosta gratis dalle 14 in oltre 250 stalli

Nell’area di piazza Insurrezione i posti blu interessati. Bressa: «Ma non si tratta di un incentivo agli spostamenti».
ZANETTI -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - GIRO IN ELICOTTERO SULLA CITTA’. PIAZZA INSURREZIONE
ZANETTI -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - GIRO IN ELICOTTERO SULLA CITTA’. PIAZZA INSURREZIONE



PADOVA. Prima l’operazione “bici sicure” (un investimento di circa 2,5 milioni di euro per facilitare gli spostamenti all’interno dei quartieri) e oggi il via alla rivoluzione dei parcheggi in centro, uno dei punti chiave dell’accordo tra Palazzo Moroni e le associazioni dei commercianti. Dalla mattina di oggi 16 novembre, infatti in diverse zone della città la sosta sarà gratuita dalle 14 in poi per un totale di 255 posti auto a strisce blu in prossimità del centro. «Le misure, che ricordo sono valide fino al 10 gennaio, si basano su elementi oggettivi, come la riduzione forzata al 50% della capienza dei mezzi pubblici e la diminuzione generale degli spostamenti per esigenze lavorative», ha spiegato l’assessore al Commercio Antonio Bressa.

Le zone coinvolte

L’area interessata è sostanzialmente quella che circonda piazza Insurrezione. La sosta sarà dunque gratis per mezza giornata in via dei Borromeo (22 stalli), via del Carmine (37 stalli), largo Europa (30 stalli), via Martiri della Libertà (15 stalli), via Giacomo Matteotti (38 stalli), corso Milano (45 stalli), riviera dei Mugnai (27 stalli), via del Risorgimento (19 stalli), via S. Fermo (19 stalli), piazzetta Verdi - corso Milano (3 stalli). In più saranno gratuiti i park scambiatori del tram e il park ai Colli. Il tutto in attesa anche della Prandina che si allargherà di altri 100 stalli. La sosta gratuita da oggi è il primo passo di una più complessa riorganizzazione della mobilità in epoca Covid da parte dell’amministrazione comunale.

Il piano

«Entrano oggi in vigore parte delle misure straordinarie condivise con le associazioni di categoria e relative all'accessibilità della città e del centro storico», afferma Bressa, «attenzione però, non dobbiamo interpretare queste misure come un semplice incentivo agli spostamenti ne come un liberi tutti. Sono invece un adattamento delle soluzioni per la mobilità alle restrizioni imposte dal Covid. Le misure infatti si basano su elementi oggettivi, come la riduzione forzata al 50% della capienza dei mezzi pubblici e la diminuzione generale degli spostamenti per esigenze lavorative. È solo in questo quadro che le città stanno adottando scelte in grado di permettere spostamenti in sicurezza a chi vuole accedere ai servizi, anche essenziali, che sono aperti e sostenere così anche le attività economiche in questa fase così difficile. Si tratta infatti di una politica intrapresa da realtà urbane come Milano, Torino, Firenze, Modena e tante altre impegnate come noi nella costruzione di un futuro più green e sostenibile, ma altrettanto attente al mutamento di esigenze temporaneo dettato dalla pandemia in corso. È proprio con questo stesso approccio che ci stiamo muovendo anche noi con l’invito ovvio di mantenere ogni prudenza anticontagio».

Il trasporto pubblico

«Credo che più che sulla mobilità, molto bassa in questi giorni», afferma l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona, « queste misure temporanee abbiano più un valore economico: evitiamo ad alcune persone di pagare qualche euro di parcheggio in un momento in cui tanti cittadini sono senza lavoro, considerando che molti servizi e attività non solo commerciali si concentrano nella zona centrale della città e la capienza del trasporto pubblico locale è dimezzata per legge. Lo stesso principio vale per l’estensione del biglietto del bus o per i parcheggi scambiatori gratuiti. È chiaro che in un contesto ordinario misure come i park gratis non solo sarebbero non sostenibili, ma anche dannose per la vitalità del centro». —

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