Padova, allarme attentati Alzato il livello di guardia Basilica e moschea blindate

RIVIERA Il consolato canadese vicino alla questura padovana
RIVIERA Il consolato canadese vicino alla questura padovana
 Chiese, l'aeroporto Gino Allegri, la moschea a Pontevigodarzere, la sinagoga in Ghetto, gli edifici storici, ospedali le sedi di enti e di organizzazioni, le aziende private e istituti francesi, statunitensi, britannici, canadesi (fra cui il consolato di riviera Ruzzante) sparse in tutta la provincia. E naturalmente la Basilica del Santo.  Dopo l'innalzamento dell'allerta da parte del capo della polizia Antonio Manganelli in relazione alle operazioni belliche in Libia da parte della coalizione che coinvolge direttamente anche l'Italia, anche a Padova sono scattate le contromisure per vigilare sui siti sensibili e sui possibili obiettivi dei terroristi.  Ieri pomeriggio il questore della provincia di Padova Luigi Savina ha illustrato il contenuto dell'ordinanza firmata nei giorni scorsi (e già operativa), durante la riunione in Prefettura presieduta dal prefetto Ennio Mario Sodano, e a cui hanno partecipato, fra gli altri, il comandante provinciale dei carabinieri Renato Chicoli e il comandante provinciale della Finanza Ivano Maccani.  Il capo della polizia Manganelli già sabato aveva inviato una circolare a tutti i prefetti e ai questori perché fosse innalzato il livello di attenzione sugli obiettivi sensibili, soprattutto alle frontiere. Anche perché i servizi segreti avevano già, dall'inizio della crisi libica, potenziato il monitoraggio sui possibili pericoli per il Paese. Indicazioni di minacce specifiche non ne sono state raccolte finora, ma l'attenzione degli apparati di sicurezza nazionali - dato il momento - resta al massimo livello, soprattutto dopo che Gheddafi ha nuovamente usato parole dure verso l'Italia, chiamata «traditrice» e definendo «una nuova crociata contro l'Islam» l'attacco alla Libia. Secondo l'Antiterrorismo il rischio che questi appelli vengono raccolti dai circoli fondamentalisti presenti sul territorio nazionale esiste eccome.  L'ordinanza del questore Luigi Savina ricalca la circolare del capo della polizia, con, in più, l'indicazione della lista di obiettivi sensibili sparsi sul nostro territorio. Lista che è stata ieri sottoposta al parere del prefetto e dei comandanti provinciali di carabinieri e Finanza.  Già da l'altra notte, dunque è stata intensificata la vigilanza dinamica, da parte degli equipaggi delle Volanti della questura e del Radiomobile dei carabinieri. Ma anche degli equipaggi «misti», composti da agenti o carabinieri e dai militari dell'Esercito, presenti in città per il controllo del territorio e ora anche per vigilare sui siti sensibili.  Fra questi, oltre ai luoghi di culto anche aziende e multinazionali francesi, inglesi e statunitensi (presenti a Padova e provincia) che potrebbero essere presi di mira dai terroristi ma anche da gruppi estremistici.  Stamattina, nel frattempo, il sindaco Flavio Zanonato, in qualità di vice presidente dell'Anci sarà al Viminale per una riunione convocata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni: si parlerà come affrontare l'emergenza umanitaria a seguito della crisi libica.

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