Padova attrattiva, pure per la mafia

In città incontri e dibattiti fino al 21: oggi convegno al San Gaetano

Una serie di eventi pubblici per parlare, raccontare e rappresentare la portata del fenomeno mafioso nei nostri territori e le conseguenze che ciò comporta per l’economia, l’ambiente, la salute, le disuguaglianze sociali, il lavoro: in altri termini il nostro vivere quotidiano.

Da ieri è cominciata al centro culturale San Gaetano una serie di iniziative promosse da Libera e Avviso Pubblico in previsione della 23ª edizione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le cui commemorazioni avranno luogo in tutta Italia il 21 marzo. “Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” ha scelto Padova per quel che riguarda il Veneto per ospitare gli incontri.

Il motivo? Padova è una città complessa, che affascina con la vivacità e la forza dell’arte, della cultura e della ricerca scientifica, del richiamo turistico e del sentimento religioso. Qui l’economia 4.0 è reale, anche laddove l’impresa emotiva s’intreccia con quella tradizionale. Padova è attrattiva, anche per le attività della criminalità organizzata, che stringe alleanze con quella parte di economia sommersa ed illegale e che si sviluppa anche attraverso l’ausilio di pratiche corruttive e di malaffare.

Ecco perché fino al 19 marzo al San Gaetano si parlerà di mafia. Ci saranno convegni, cene sociali (con i prodotti delle terre confiscate alla mafia) e gite in bicicletta. Oggi a partire dalle 16.30 è in calendario il convegno “Agromafie. Un fenomeno crescente in Italia e nel Veneto” organizzato in collaborazione con la Cisl Padova Rovigo, il cui focus di intervento sarà la presenza delle mafie nel settore agroalimentare. Il professor Marcello Fracanzi (Fondazione “Osservatorio Agromafie”) aprirà il dibattito presentando il Rapporto sulle agromafie in Italia. Seguirà quindi la tavola rotonda che vedrà coinvolti, coordinati dal condirettore del Mattino di Padova, Paolo Cagnan, Luigi Sbarra (Fai Cisl), Romano Magrini (Coldiretti), Onofrio Rota (Cisl Veneto), Elisabetta Tropea (Nucleo investigativo Polizia Ambientale, Agroalimentari e Forestali) e Roberto Tommasi (Libera Veneto). Il 21 marzo da Prato della Valle partirà un corteo che si svilupperà per le vie del centro e arriverà in Piazza Eremitani, dove verrà letto l’elenco dei nomi delle vittime innocenti di mafia.

Alice Ferretti

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova