Baraccopoli sotto due ponti a Padova, sgombero della polizia locale
Un gruppo di senza fissa dimora aveva allestito la loro casa nei pressi dell’Omizzolo e del Milani, davanti ai giardini dell’arena: sono intervenuti Aps e polizia locale con l’ausilio dei motoscafi

Dormivano, mangiavano, vivevano. Erano sicuramente più d’uno. Avevano creato una piccola comunità di senza fissa dimora, fenomeno che in città non si placa. Con del materiale prelevato dal cantiere vicino avevano addirittura creato giacigli distinti e un letto a castello.
Ieri mattina, giovedì, dopo la segnalazione di una società che organizza gite in battello sul Piovego, Aps Holding, accompagnata dalla polizia locale, ha sgomberato una piccola baraccopoli sotto i ponti Omizzolo e Milani. Verso le 12 un grosso cumulo di rifiuti, accatastati di fronte ai Giardini dell’Arena, è stato caricato e portato via da un camion, sotto gli occhi di decine di curiosi.
La casa di un gruppo di clochard
I vigili, in sopralluogo qualche giorno prima, erano rimasti sorpresi: quelli che apparentemente sembravano spazzatura e sporcizia, erano in realtà la casa di un gruppo di clochard. Sotto uno dei due ponti non c’erano persone, nell’altro ne erano presenti due, che sono state controllate e allontanate.

È stato trovato di tutto: piumoni, coperte, resti di cibi, cartoni di varie grandezze, vecchi maglioni, accendini, tanti stracci, oggetti personali, tra cui un peluche. La polizia locale ha subito avviato lo sgombero.
Natanti in azione
L’operazione si è svolta nell’ambito dei servizi di controllo che la polizia locale svolge lungo i canali della città con l’ausilio di natanti. La segnalazione è arrivata qualche settimana fa da uno dei battelli che visita il centro città, i bastioni e le mura rinascimentali dall’acqua. Molto probabilmente sono stati i turisti ad accorgersi della situazione e ad avvisare l’operatore.

I vigili, con l’appoggio anche di una pattuglia da terra, hanno provveduto alla rimozione dei materiali e hanno segnalato i rifugi di fortuna agli uffici dei lavori pubblici chiedendo di chiudere lo spazio sotto i due ponti con reti elettrosaldate per impedire che la situazione di degrado si ripeta.
L’area sotto il ponte Milani era già stata chiusa con una rete, ma gli operai di Aps l’hanno trovata divelta. «Nei prossimi giorni si provvederà ad una chiusura più robusta delle aree sotto entrambi i viadotti» fanno sapere dal Comando di polizia locale.
Materiale dal cantiere vicino
I senza tetto hanno prelevato mattoni e materiale dal cantiere vicino: poco distante sono infatti in corso i lavori per la per la ristrutturazione della scuola d’arte “Pietro Selvatico”. Poco distante sta nascendo anche la nuova linea del tram.
Dalla strada i giacigli non erano visibili. Un gruppo di senza tetto aveva costruito sapientemente la loro casa. Finché le temperature lo avrebbe consentito, poi avrebbero dovuto trovare un’altra soluzione. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova