Padova, le immagini dell'incendio all'acetilene
PADOVA. È di un uomo gravemente ferito, una donna intossicata e una baracca distrutta, il bilancio del rovinoso incendio che nel tardo pomeriggio di ieri ha divorato una rimessa in via Armistizio 224 a due passi dalla tangenziale.
Una densa colonna di fumo nero e alte fiamme sono state notate da centinaia di automobilisti in transito lungo corso Boston e strada Battaglia. Uno di loro, a bordo di un’ambulanza della Croce Rossa, è stato il primo a dare l’allarme, poco prima delle 17 di ieri. Intuendo la gravità della situazione non ha esitato a scavalcare una cancellata, trovandosi davanti una scena infernale.
Finite le operazioni. Le operazioni di messa in sicurezza sono terminate nel pomeriggio: sono state trovate tre bombole di gpl vuote
L'emergenza non è finita. I vigili del fuoco al mattino erano sul posto perché risultavano bombole di acetilene sotto le macerie. I pompieri non hanno smosso le macerie ma si limitano a raffreddare a distanza
l’uomo ferito. Sul retro dell’abitazione, in prossimità del civico 224 dove risiede la famiglia Sabadini, una rimessa stipata di macchinari, strumenti da lavoro e scarti di legno si era trasformata in un inferno di fuoco.
Il soccorritore, dopo aver allertato pompieri e ambulanze, ha strappato alle fiamme un quarantasettenne: Federico Marcato, di Dolo, un amico di famiglia dei proprietari. In quel capanno stava aggiustando il serbatoio della sua auto e non è ancora chiaro che cosa abbia innescato l’incendio. Investito dalle fiamme, ha ustioni al volto e alle mani.
È uscito da solo, ma la sue condizioni sono molto gravi: ricoverato al policlinico è in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il volontario ha poi portato via di forza un’anziana, residente in una porzione della cascina, ma non imparentata con gli attuali proprietari.
case in pericolo. La donna è illesa, ma fortemente scioccata, ha rifiutato di andare all’ospedale. È stata presa in carico dalla proprietaria che vive lì con il marito, la figlia e due nipotini che erano in casa al momento del rogo. Dopo il grande spavento si sono spostati da una parente, mentre sul luogo dell’incendio i pompieri sono stati impegnati fino a notte. Il timore era quello di un’ ulteriore esplosione poiché nella baracca erano presenti diverse bombole di acetilene.
Una di queste è esplosa, ma i soccorritori temevano che lo stesso potesse succedere alle altre e per questo nessuno ha potuto avvicinarsi. In serata è stata chiusa la rampa d’accesso a corso Boston da via Armistizio, in direzione Padova Sud. La bretella passa infatti vicinissima al luogo dell’incendio e alle 20 il fumo si levava ancora alto, nonostante il rogo fosse sotto controllo.
Lungo e delicato l’intervento di spegnimento, che ha impegnato sul posto anche due ambulanze rimaste a presidiare nel caso la situazione fosse degenerata. Alle 21 il turno montante dei vigili del fuoco si è diretto sul posto per concludere l’opera di spegnimento e per mettere in sicurezza l’area visto che il calore avrebbe potuto far esplodere l’altra bombola di acetilene all’interno del ricovero attrezzi.
indagini. Resta da capire l’esatta causa, che potrà essere chiarita solo una volta messa in sicurezza l’area. Le indagini sono condotte dalla polizia, che sta ascoltando i presenti. Di quanto accaduto è stato informato il pubblico ministero di turno, Emma Ferrero.
Al momento non sono stati riscontrati reati, le abitazioni non hanno subito dei danni e non sono state poste sotto sequestro. Sia i Sabadini che la pensionata intossicata, hanno lasciato l’abitazione per trascorrere la notte in casa di parenti. Una decisione presa in via precauzionale, su indicazione dei vigili del fuoco che avevano constato il rischio di ulteriori scoppi delle bombole.
Oggi la polizia è tornata in via Armistizio per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti. Al momento dell’incidente Marcato era da solo. L’uomo è ricoverato in prognosi riservata, con ustioni varie, impossibile sentirlo.