A Padova via ai lavori per la rimozione del cavallo del Gattamelata
Dopo la rimozione della statua del cavaliere, giovedì 9 ottobre è il turno del cavallo: i due elementi del gruppo scultoreo vengono rimossi per essere restaurati grazie ai fondi di organizzazioni americane senza scopo di lucro

Piazza del Santo è pronta ad assistere al “volo” del cavallo del Gattamelata. Le maestranze stanno al momento segando i perni, risalenti agli anni ‘40 del secolo scorso, che mantengono il destriero fisso al basamento in pietra, nel sagrato della Basilica di Sant’Antonio. Quella del 9 ottobre sarà la terza discesa nella storia della statua equestre, capolavoro bronzeo di Donatello, in piazza dal 1457.
Il suo cavaliere Erasmo da Narni, detto Gattamelata, è già sceso mercoledì 8 ottobre ed è stato collocato nell’androne dell’ex museo civico: è qui che entrambi gli elementi del gruppo scultoreo verranno restaurati, grazie a un finanziamento di un milione di euro, nel prossimo anno e mezzo.
«Il cavallo è stato imbragato e attaccato alla gru che lo solleverà, per rimanere in equilibrio nel frattempo che i suoi punti d’appoggio vengono tagliati» chiarisce l’architetto Ugo Soragni, direttore scientifico per il restauro.
Assistono alle delicate operazioni di smontaggio anche le organizzazioni americane senza scopo di lucro, finanziatrici dell’intera operazione. Hanno elargito mezzo milione ciascuna.

«Interamente donato dai coniugi Jon e Barbara Landau, collezionisti statunitensi, per quanto riguarda Save Venice», ricorda la presidente della no-profit Melissa Conn, e versato da Stacy S. Simon, “donatrice unica per Friends of Florence”, fa sapere la presidente Simonetta Brandolini d’Adda.

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