A Padova la campagna “Uomini di genere” per abbattere gli stereotipi

Saranno affissi in città 150 manifesti con immagini e messaggi pensati per proporre un modello maschile più aperto, plurale e consapevole. L’assessora: «Mascolinità fa rima con forza e distacco. Invece ci sono anche fragilità e caregiving»

Flavio Centamore
La presentazione della campagna per abbattere gli stereotipi di genere
La presentazione della campagna per abbattere gli stereotipi di genere

Un uomo può truccarsi, fare il casalingo, essere un badante o anche lasciare la chat dei genitori all’asilo. Superare gli stereotipi di genere è l’obiettivo della campagna di comunicazione pubblica dedicata al tema della maschilità che da luglio apparirà sui cartelloni di Padova. Si intitola “Uomini di ogni genere” e vedrà affissi 150 manifesti con immagini e messaggi pensati per proporre un modello maschile più aperto, plurale e consapevole.

La campagna del Comune di Padova

Un’azione dal forte impatto visivo e simbolico, promossa dall’assessorato alle politiche di genere del Comune di Padova, in collaborazione con il Centro Veneto Progetti Donna, il supporto scientifico del docente del Bo Cosimo Marco Scarcelli e di Manolo Farci dell’università di Urbino.

La campagna nasce con un obiettivo preciso: stimolare una riflessione pubblica sulla maschilità contemporanea e su come essa venga ancora spesso incasellata in modelli rigidi. Uomini forti, sempre competitivi, emotivamente distaccati, lontani dai ruoli di cura e incapaci di mostrare fragilità. La campagna sarà declinata in cinque soggetti visivi differenti, collocati in vari punti della città e accompagnati da Qr code che rimandano a contenuti online di approfondimento.

Oltre alla comunicazione stradale, è previsto un supporto web per offrire strumenti di lettura critica utili a comprendere come i modelli culturali legati al genere influenzino le dinamiche quotidiane, familiari e sociali.

L’assessora: «Il ruolo del maschile sta cambiando»

«Anche quest’anno il Comune decide di portare nelle strade un dibattito che troppo spesso resta confinato agli ambienti accademici o specializzati – dichiara l’assessora Margherita Colonnello – Il ruolo del maschile sta cambiando e discuterne pubblicamente è fondamentale per incoraggiare gli uomini ad abbracciare una visione alternativa a quella patriarcale. Tanti nostri concittadini sono già parte attiva di questo cambiamento: noi diciamo loro che li vediamo, li riconosciamo e siamo dalla loro parte. Questo significa anche essere al fianco delle donne e della loro lunga storia di emancipazione».

Le critiche

Ma l’iniziativa ha già sollevato forti critiche politiche, in particolare da parte dell’esponente leghista Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, che ha bollato la campagna come inutile e distante dalle priorità reali dei cittadini: «Una campagna che ha fatto centro, ma solo nel peggior senso del termine – è il suo commento – In effetti Padova ha uomini di ogni genere, ma zero amministratori in grado di governarla. Mentre i cittadini chiedono meno traffico e più sicurezza, l’assessorato alle politiche di genere lancia una campagna comunicativa di dubbio gusto e nessuna utilità. Ai padovani non interessa sapere se Giuseppe si trucca o se Mirco bada la nonna, ma quanto tempo devono impiegare per andare al lavoro, tra cantieri e strade chiuse».

Ostellari ha poi allargato il fronte della polemica: «La nostra comunità vive una profonda emergenza educativa, come dimostra il disagio giovanile diffuso. Mancano spazi di aggregazione, figure di riferimento e sostegni alle realtà sportive. Ma per Giordani e i suoi la priorità è imbastire un ridicolo teatrino». —

 

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