Padova, la Cgil apre uno sportello dedicato ai riders
Servizio attivo da giovedì 27 aprile nella sede del circolo Blow Up. Prevista anche l’apertura di una ciclofficina

La Cgil a fianco dei riders: apre uno sportello a loro dedicato al circolo Blow Up di via Coletti al Portello.
Era una delle destinazioni d’uso pensate già quando, qualche anno fa, si era iniziato a ragionare sul progetto della Cgil di Padova al Portello, attorno al centro “Maria Zonta”, destinato anche ad ospitare le associazioni del quartiere, tra cui il circolo Blow Up, e dare uno spazio a una particolare categoria di lavoratori che ogni giorno e notte sono chiamati a svolgere un servizio sempre più essenziale e richiesto dalla collettività. Si tratta dei riders, molto numerosi in città e in particolare anche al Portello, per i quali, da giovedì 27 aprile – e per tutti i giovedì che seguiranno – verrà attivato uno sportello, nato dalla collaborazione tra le categorie NidiL e Filt della Cgil di Padova. Il servizio sarà aperto dalle 17 alle 19: qui i riders potranno trovare un valido supporto e tutta l’assistenza necessaria nella conoscenza dei propri diritti e tutele.
«Nei confronti dei riders» dice Mirko Romanato, segretario generale del NIdiL Cgil Padova «siamo impegnati su due fronti: sia come supporto alle lavoratrici e lavoratori a cui vengono applicate varie tipologie di lavoro autonomo attraverso un’azione di consulenza e di rivendicazione tramite la tutela individuale e collettiva, sia conducendo una battaglia per l’estensione a tutti i riders del Ccnl firmato da Just-Eat, nel 2021, e Mymenu, nel 2022, con Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti. Con l’apertura di questo sportello, in una zona facilmente raggiungibile e dove è presente un alto numero di lavoratori del settore, forniamo concretamente una prova di quel che intendiamo come azione di consulenza. Qui i riders, oltre a poter chiedere aiuto per la loro situazione lavorativa, in totale sicurezza e anonimato, potranno anche riposarsi e consumare qualcosa di caldo o fresco secondo necessità. Già prevista, più avanti, anche l’installazione di una piccola ciclofficina dove poter eseguire piccole riparazioni ai propri mezzi».
«Anche la nostra categoria» aggiunge Daniel Perta della Filt Cgil Padova «ha voluto essere partecipe a questo progetto perché i riders, in termini di diritti e tutela, rappresentano davvero una frontiera ancora da conquistare per il nostro mondo sindacale. Resta un dato: sono state sempre più frequenti le sentenze che hanno riconosciuto la subordinazione di questi lavoratori. Non sono quindi da considerare autonomi ma, di fatto, dipendenti e come tali devono dunque poter godere di tutte le tutele previste. Gli accordi con Just Eat e Mymenu, sottoscritti a livello nazionale dalla Filt Cgil, prevedono l’applicazione per loro del Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, regolamentando quindi la figura del rider come lavoratore subordinato. Si tratta di una vera e propria svolta rispetto allo sfruttamento e alla cancellazione sistematica della dignità dei lavoratori di questo settore e diretta invece verso la loro valorizzazione, a mettere in luce sia l’essenzialità che la quotidianità dell’opera che svolgono, sempre più importante per l’economia complessiva del Paese».
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