Padova, l’Allegri sarà svuotato 300 lavoratori trasferiti a Treviso

PADOVA. C’è un aeroporto che si sviluppa alle porte di Treviso. Ma – sorpresa – non è il Canova di San Giuseppe, bensì il suo alter ego militare, il “Giannino Ancillotto” di Canizzano, che oggi ospita il 3 Rvm e il 2° stormo: a breve – forse già a fine anno, al massimo la prossima primavera – diventerà una sorta di superpolo tecnico dell’aeronautica Militare.
300 uomini in più
Una promozione che verrà sancita dal trasferimento a Treviso dei 300, fra militari e civili, che oggi sono di stanza o in servizio all’aeroporto “Gino Allegri” di Padova, nel 2° Reparto Manutenzione. Per i rinforzi sono disponibili i capannoni e le altre strutture dismesse, in vista di un potenziale ampliamento a scapito dell’area militare. Si realizza quanto contenuto in un decreto legislativo del 2012, sulla base di un precedente accordo in sede ministeriale per la dismissione delle aree di proprietà demaniale entro il 2018.
Il possibile tandem con Istrana
Ancora non è certo se, tutto il personale militare e civile verrà trasferito a Canizzano, o se invece verrà diviso fra due contingenti, uno all’Ancillotto e uno alla base di Istrana. Ma i numeri sono già significativi: a Canizzano operano 350 militari, con l’arrivo del contingente di Padova siamo a un raddoppio della struttura. E, anche escludendo i civili (50 sono quelli in servizio all’Allegri attualmente), è evidente il potenziamento. Ma quello che è certo è che l’Aeronautica Militare ha tutte le intenzioni di rafforzare la sua presenza a Canizzano.
Le conferme ad Aertre
Sul trasferimento, nei mesi scorsi, era arrivata la conferma dallo stesso capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Enzo Vecciarelli, che in una visita ad aprile all’Allegri aveva ricordato a vertici e personale la vicinanza della scadenza dei termini. Ma ieri sarebbe arrivato un altro importantissimo tassello: una comunicazione della stessa Aeronautica Militare ad AerTre. Sulle barricate, contro il trasferimento dell’Allegri, era salita Forza Italia, con l’assessore regionale Elena Donazzan e con l’ex vicesindaco Eleonora Mosco. —
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