Padova, muore a 46 anni la commercialista Cristina Giordano

Stroncata in pochi giorni da una malattia incurabile. Funerali sabato al Carmine 

PADOVA. Se n’è andata in pochi giorni Cristina Giordano, stroncata da un male fulminante che ha messo fine ai suoi 46 anni che, in chi la conosceva, lasciano vivido il ricordo di una donna solare, amante della vita, sempre pronta a donare un sorriso nonostante le dure prove a cui la vita l’aveva messa davanti negli ultimi anni.

Figlia unica del noto commercialista Francesco, ha sempre vissuto a Padova. Dopo il diploma al liceo scientifico Cornaro e la laurea in Economia e commercio all’università di Bologna, aveva seguito le orme del padre e lavorato nel capoluogo emiliano, a Milano e Bruxelles dove si era specializzata in diritto societario e tributario anche con società estere ed extra europee. Professionista stimata e molto apprezzata anche per il suo lato umano, da anni era uno dei soci dello Studio Alcor con sede in città. E a Padova viveva insieme al compagno avvocato.

Oltre al lavoro che seguiva con passione, nella vita di Cristina c’era il grande amore per la famiglia, il fidanzato a cui era legata da più di vent’anni e i suoi tre adorati cani levrieri che considerava i figli che non aveva mai avuto. Appassionata sportiva e agonista fin da bambina, in passato si era dedicata alla pallacanestro e tante altre attività per poi passare allo sci e alle camminate in montagna, dove correva a rifugiarsi ogni volta che poteva per stare in mezzo alla natura. Nonostante soffrisse da diverso tempo di alcuni problemi di salute, aveva sempre continuato la sua vita in modo positivo tanto che l’improvvisa morte ha lasciato sgomenti familiari e amici che si sono chiusi nel loro dolore.

Ricoverata sabato in seguito ad alcuni accertamenti, è mancata martedì notte. I funerali si svolgeranno domani, 16 marzo, alle 10. 30 nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Per ricordare lo spirito di Cristina, i parenti chiedono che eventuali offerte vengano devolute all’associazione Cuamm Medici per l’Africa. —

S.D.S.
 

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