Padova, notte di paura aspettando le piene: sfollati, alberi caduti e scuole chiuse

L’ondata nel Brenta attesa all’alba, nel Bacchiglione in serata: preoccupa la tenuta degli argini. Distribuiti sacchi di sabbia

PADOVA

Non è al cielo che bisogna guardare per capire quella che tutti definiscono una «situazione pesante e molto preoccupante». Le piogge di ieri, e di domenica, presenteranno il conto oggi alla nostra provincia con le piene del Brenta e del Bacchiglione che allagheranno - è ormai sicuro - le aree golenali e metteranno alla prova la tenuta degli argini. Se una certezza c’è, è che dopo una notte di allarme, anche oggi sarà una giornata di grande apprensione. Il bilancio di quella appena trascorsa parla di 3.200 persone, in provincia, con abitazioni in zone golenali invitate a lasciare casa e danni causati dal forte veneto. In città un grosso albero è caduto in via Sant’Orsola (dietro al parco Roncajette) e la strada è stata chiusa. Sono caduti anche tre alberi in via Madonnina. Le scuole e l’Università rimarranno chiuse anche oggi.





L’acqua scende al ritmo di 1.100 metri cubi al secondo e sono tantissimi. Nel 1966, anno della grande piena, erano 1.600. Il problema è che da allora, dunque per oltre cinquant’anni, gli argini - pur tenuti in ordine - non sono mai più stati messi alla prova da una quantità d’acqua come quella che sta arrivando. L’ingresso dell’onda in città è previsto per le otto di stamattina, ma i modelli prevedono che non sarà superato il colmo dell’argine. «Abbiamo 4 metri di franco sul nostro tratto di fiume», dice l’assessore Andrea Micalizzi, reduce da due vertici in Prefettura. «I modelli non sono infallibili ma abbiamo un margine ancora ampio». Per tutta la notte gli argini sono stati presidiati dalla protezione civile e sarà così anche oggi. Molto meno tranquilla la situazione dei comuni più a nord, che hanno edifici in zone golenali e argini meno alti. Lì sono possibili tracimazioni.

MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-SITUAZIONE FIUMI PER ALLERTA METEO.
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-SITUAZIONE FIUMI PER ALLERTA METEO.


La piena è prevista per la serata di oggi, fra le otto e le dieci. Ed è certo che finirà sott’acqua la golena della Paltana e solo quella, cioè l’area delle piscine e qualche edificio intorno, ma non il quartiere. Ieri per tutta la giornata il Comune ha tenuto i vigili in zona per informare tutti del rischio e per allestire l’ufficio mobile della protezione civile. Distribuiti i sacchetti di sabbia. Il sistema del Bacchiglione, come sempre, sarà gestito dal Genio civile azionando le chiuse e deviando le acque verso lo Scaricatore e poi verso San Gregorio e il Piovego, ma tenendo conto che da quest’ultimo potrebbe non essere possibile far defluire l’acqua nel Brenta, che sarà già in piena.



Tutti i Comuni hanno attivato i centri operativi e mobilitato vigili e protezione civile. La Provincia fa da collegamento con la Prefettura. Ogni Comune ha scelto anche un punto d’appoggio nel caso in cui ci fossero sfollati, a Padova sarà negli impianti di Ca’ Rasi. «La raccomandazione per tutti i cittadini è di tenersi informati attraverso i canali ufficiali», dice Micalizzi. «Stanno girando notizie false, abbiamo mandato la protezione civile sul Brentella per una segnalazione che poi si è rivelata fasulla e fornita con una vecchia foto». —
 

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