Padova, operazione contro il caporalato: 10 aziende multate e sette denunciati
Otto aziende agricole e due caseifici a Padova sono stati multati per un totale di 190 mila euro e sette persone denunciate in un’operazione contro il caporalato. Controllati 11 lavoratori, tre impiegati in nero, con gravi irregolarità su sicurezza e contratti di lavoro

Otto aziende agricole e due caseifici sono finiti nel mirino dei carabinieri nell’ambito di una vasta operazione contro il caporalato. L’attività, condotta dal Nucleo ispettorato del lavoro di Padova insieme al comando provinciale, ha portato a sanzioni per un totale di 190 mila euro e alla denuncia di sette persone. Nel corso delle ispezioni, che hanno interessato l’intera provincia, sono stati controllati undici lavoratori, tre dei quali – tutti di nazionalità indiana – impiegati in nero.
Le verifiche hanno messo in luce una serie di violazioni, dalla mancata formazione del personale e assenza di visite mediche preassuntive alla carenza di presidi sanitari e antincendio, fino alla gestione irregolare di rapporti di lavoro. In diverse aziende agricole del cittadellese sono state riscontrate omissioni gravi come la mancata nomina del medico competente, la mancata valutazione del rischio elettrico e l’obbligo disatteso di fornire dispositivi di protezione individuale.
In una società agricola della Bassa padovana sono stati trovati presidi medici scaduti e inadempienze sulle norme di sicurezza, mentre nella saccisica un’impresa ha impiegato un lavoratore senza regolare contratto e senza aggiornamento della formazione antincendio. Anche i due caseifici ispezionati nell’hinterland padovano presentavano irregolarità, in particolare per la mancata manutenzione degli estintori e l’assenza di formazione adeguata per il personale incaricato della gestione delle emergenze.
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