Padova, otto teste mozzate di cinghiali sugli alberi
La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti

PADOVA. Otto teste mozzate di cinghiali adulti. Otto teste distribuite sui rami di altrettanti alberi in uno spazio verde aperto al pubblico tra via Sonnino e via Galante nel quartiere di San Lazzaro. Ed è giallo. Un giallo sul quale la procura padovana ha aperto un fascicolo contro ignoti.
La scoperta
È l’11 febbraio scorso, lunedì mattina. Un residente della zona fa jogging e con le cuffiette ascolta tranquillo la musica. Quel momento di relax è bruscamente interrotto. Davanti a lui, all’improvviso due occhietti lo fissano. Ma lo sguardo è perso nel vuoto. Un istante di terrore di fronte a quel volto animale, poi l’uomo capisce che si tratta di una testa senza corpo. Si avvicina e intorno a lui vede altre teste decapitate su altri rami d’albero. Lo sconcerto è forte. Chiama la Polizia municipale e arriva una pattuglia per il sopralluogo. Vengono scattate le foto e in procura finisce la segnalazione. Le teste sono sequestrate e distrutte.

L’indagine
Un fatto inquietante. Senza una spiegazione apparente. Un giallo. Tante le domande: chi (e perché) ha appoggiato quelle otto teste (fresche) sugli alberi tra le due strade del quartiere? C’era la volontà di mandare un sinistro messaggio a qualcuno? O si è trattato solo della burla (di pessimo gusto) messa in atto da ragazzini appartenenti a famiglie di cacciatori?O forse alcuni cacciatori si sono sbarazzati in modo facile delle teste dopo avere ucciso quei cinghiali? Ma se una parte del corpo è finita a tavola, perché non abbandonare anche altri resti non utilizzati? Insomma, difficile trovare una logica in quella “messinscena” brutale e violenta. La Polizia locale sta controllando le telecamere della zona che potrebbero fornire immagini interessanti. Le ipotesi di reato: dal maltrattamento degli animali all’imbrattamento di suolo pubblico. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova