Nove bici di valore rubate e nascoste nel furgone: ricettatore in carcere

La polizia ha pedinato da Pontevigodarzere a Thiene un furgone condotto da un serbo. All’interno le bici sottratte tra l’Austria e Padova, alcune erano smontate e nascoste nei sacchi dell’immondizia. Il valore della refurtiva supera i 50 mila euro

Alcune delle bici trovate nel furgone
Alcune delle bici trovate nel furgone

La polizia di Stato ha fermato un cittadino serbo di 52 anni sorpreso a trasportare su un furgone nove biciclette di alto valore, in parte già smontate, risultate rubate in Italia e all’estero. L’uomo, incensurato e residente all’estero, è stato bloccato nella tarda serata del 16 maggio a Thiene, in provincia di Vicenza, al termine di un’operazione della Squadra Mobile di Padova.

Le indagini erano partite il giorno precedente, dopo una segnalazione da parte di un cittadino austriaco: l’uomo aveva denunciato il furto di una bicicletta da 2.800 euro, rubata nella notte tra il 13 e il 14 maggio a Salisburgo. Grazie al dispositivo di tracciamento “Airtag” installato sul mezzo, era riuscito a localizzarlo a Padova.

La segnalazione è stata immediatamente girata alla polizia padovana che ha avviato un’attività di pedinamento e controllo.

Ecco le bici rubate e trovate smontate nel furgone

Il furgone, intercettato a Pontevigodarzere, è stato seguito fino alla stazione ferroviaria di Thiene, dove è scattato il fermo. All’interno del mezzo sono stati trovati nove bici, alcune delle quali smontate e nascoste in sacchi neri per rifiuti. Tre bici sono risultate rubate a Salisburgo – tra cui anche altre due dello stesso condominio, per un valore stimato di 4.000 euro ciascuna – e una a Padova, zona Arcella, sottratta da un garage la notte del 14 maggio.

Il valore complessivo della refurtiva supera i 50.000 euro, con singoli mezzi dal valore compreso tra i 2.000 e i 10.000 euro. Il furgone e le biciclette sono stati sequestrati. L’uomo non ha fornito spiegazioni credibili sulla provenienza della merce e ha dichiarato solo di doverla portare in Serbia, senza indicare il destinatario.

Il giudice per le indagini preliminari di Vicenza ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere, vista la gravità dei fatti e il rischio concreto di fuga.

Proseguono gli accertamenti della Squadra Mobile per identificare gli altri proprietari delle biciclette recuperate.

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