Padova, caos sul tram: spray urticante e rissa tra giovanissimi, sei denunciati

Una violenta rissa scoppiata su un tram martedì sera, con tanto di utilizzo di spray urticante, ha portato alla denuncia di sei giovani, cinque dei quali minorenni. Il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha disposto inoltre per tutti la misura di prevenzione dell’Avviso orale.

L’episodio è avvenuto intorno alle 21 di martedì 25 marzo, a bordo di un tram che stava percorrendo Corso del Popolo. Il gruppo, composto da cinque minori non accompagnati – quattro stranieri e un italiano – e da un ventenne padovano, tutti già noti alle forze dell’ordine, ha scatenato il caos utilizzando anche uno spray al peperoncino che ha reso l’aria irrespirabile, costringendo il conducente a fermare la corsa e ad evacuare i passeggeri alla fermata degli Eremitani.

Il mezzo è diventato inutilizzabile e l'autista è stato costretto a interrompere il servizio.

Immediatamente intervenute sul posto, le pattuglie delle Volanti e gli agenti della Squadra Mobile, grazie anche alle testimonianze dei passeggeri e alle riprese delle telecamere di sorveglianza, sono riuscite a rintracciare e bloccare il gruppo nei pressi della stazione ferroviaria.

I sei giovani, accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti, sono risultati gravati da precedenti penali di varia natura: tra i minorenni denunciati ci sono un 15enne padovano già segnalato per rapina e spaccio, un 16enne egiziano già denunciato per rissa e interruzione di pubblico servizio, due 15enni nordafricani con precedenti per rapina e violenza privata e un 15enne rumeno con precedenti per furto, rapina e lesioni. Il ventenne padovano aveva già precedenti per minaccia, rapina e spaccio.

Tutti sono stati denunciati per i reati di rissa, interruzione di pubblico servizio e getto pericoloso di cose alla Procura dei Minorenni di Venezia e alla Procura della Repubblica di Padova.

Vista la gravità dei fatti, il Questore Odorisio ha inoltre disposto nei confronti dei sei ragazzi la misura preventiva dell’Avviso orale, applicando la recente normativa introdotta dal cosiddetto "Decreto Caivano", estesa anche ai minori.