Padova Tre, l’attività redditizia passa a Sesa

ESTE. Sarà l’ombra di un avvoltoio quella che vola sopra il corpo sofferente (morente?) di Padova Tre srl? La società capofila dell’Ati che gestisce il servizio rifiuti per la Bassa padovana e il Piovese è gravata da un buco che supera i 30 milioni di euro su cui da mesi indaga la Finanza, è stata votata l’azione di responsabilità per gli ex vertici e depositata la richiesta di concordato con il licenziamento di tre quarti del personale amministrativo già depositata in Tribunale. Non se la passa certo bene. Polpa attaccata all’osso ce n’è poca, ma a qualcuno fa pur gola.
Dismettere le attività extra concessione in perdita: è questo il refrain che da mesi viene ripetuto per inseguire l’arduo risultato di risanare la società. Detto fatto. Padova Tre non ha partecipato alla gara per confermare la gestione del servizio rifiuti in Vallagarina, in provincia di Trento. Attività in perdita, quindi abbandonata. Bene. Ma sempre nel trentino, A Rovereto, località Lavini, Padova Tre gestiva la discarica provinciale per rifiuti non pericolosi. Attività che garantiva un utile, di oltre centomila euro l’anno. In questo caso il servizio - che andava a scadenza il 31 dicembre scorso - non è stato rimesso in gara ma prorogato fino al 30 giugno 2017. E Padova Tre cos’ha fatto? Ha affittato il ramo d’azienda. Rinunciando a un’attività in utile. Una curiosa scelta imprenditoriale, ma ancora più curioso è vedere a chi ha affittato la gestione della discarica di Lavini. Alla società Snua srl di San Quirino in provincia di Pordenone (che poi è la stessa che ha vinto il nuovo appalto per il servizio rifiuti della Vallagarina). Il 36% delle quote di Snua è di Sesa, la società in Ati con Padova Tre nel servizio rifiuti nel padovano, partecipata al 51% dal Comune di Este. Il 6 dicembre scorso i vertici di Sesa e quelli di Padova Tre si sono trovati davanti a un notaio per siglare il contratto di affitto del ramo di azienda - che include la gestione della discarica con i quattro dipendenti (un impiegato e tre operativi) - che costerà a Sesa 90 mila euro. Fra i consiglieri di amministrazione di Snua compare il nome di Natalino Furlan, presidente - riconfermato a fine mandato dall’ex sindaco di Este Giancarlo Piva - della stessa Sesa.Non è peregrino chiedersi come mai Padova Tre srl fra tutte le attività collaterali che ha messo in piedi negli anni della gestione Chinaglia-Borile abbia deciso di affittare l’unica, forse, che non è in perdita. E a favore di una società di cui fa parte Sesa. E non è peregrino, forse, nemmeno chiedersi come mai di questa operazione Alessandro Baldin, presidente del Consorzio Padova Sud - unico socio proprietario di Padova Tre - non abbia dato alcuna informazione ai sindaci. Gli stessi sindaci a cui sono stati accollati - tramite il Consorzio - proprio i debiti di Padova Tre verso Sesa e De Vizia (9 milioni di euro), che ora, diversamente da tutti gli altri creditori, non dovranno accontentarsi del rientro - parziale e tardivo - che sarà definito dal concordato.
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